SOLO UN GIORNO CITTADINI DELL’UNIVERSO

DI LUCIANO RAGNO

 

E’ già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.

Solo un giorno cittadini dell’universo.

Mercoledì, di oggi nel 1961. Poco dopo le 10. Un uomo, Jurij Gagarin, sta girando sopra le nostre teste. Oltre l’atmosfera. A un palmo dalle stelle.
E d’incanto non ci sentiamo più terrestri. Ma cittadini dell’universo.
La Terra, la nostra culla, ci appare piccola. E le nostre ansie, le nostre rivalità, i nostri conflitti ,risolti sempre con la guerra, anche loro piccoli piccoli.
Il giorno dopo-lo ricordo bene- di nuovo terrestri. Lo sguardo si abbassa. Ansie, rivalità , conflitti. E ovviamente guerre.
Scena identica a ogni impresa spaziale. Un solo giorno cittadini dell’universo. Ci piace tenere gli occhi bassi.
E così la Giornata di oggi, dedicata allo Spazio, interessa solo a me che di tante imprese sono stato testimone. Quei giorni a Cape Canaveral davanti a un razzo più alto di un palazzo. In Guyana Francese a un passo dalla foresta amazzonica. Nell’Oceano Indiano un pizzico sotto l’Equatore.
“Pronto Messaggero? Mi passi gli stenografi…”