LOTTA SCUDETTO: NAPOLI BRILLANTE; INTER FORTUNATA; MILAN CAOTICO

DI ADOLFO MOLLICHELLI

 

NAPOLI – Brillante. Fortunata. Caotico.

Tre aggettivi per qualificare le tre sorelle (?) in lotta per il titolo, alla luce dell’ultimo turno di campionato.

Brillante il Napoli nella tana bergamasca dove non è mai semplice tiranneggiare. Fortunata l’Inter in casa della Madama alla quale anche il pari sarebbe stato stretto. Caotico il Milan incapace di segnare neanche lo straccio di un gol su trenta tiri verso la porta dell’indomito Bologna.

E allora? Niente, vedi il Napoli e s’accende la luce, osservi l’Inter e ti assale la noia, scruti il Milan e ti cadono le braccia.

Ah! poi dài una sbirciatina ai robot con fischietto e in sala Var e non ci capisci più nulla e ti vengono da fare cattivi pensieri. Così, andando a memoria rivedi almeno due torti grossi subiti recentemente dal Ciuccio e dal Diavolo e due aiutini decisivi a favore della Beneamata: il rigore su Belotti grosso quanto una casa e il rigorino negato alla Juve che avrebbe compensato il rigorino dato su Dumfries. Poi, per dirla tutta, un Lo Bello (penso a Concetto) non avrebbe esitato ad espellere Lautaro dopo il calcione rifilato in pieno viso a Locatelli. Troppi indizi che portano alla prova che lassù, e certo, stanno al Nord, preferirebbero, eufemismo, che la lotta per il triangolino si risolvesse in una sfida a due, tutta meneghina.

Ma, cari cinesi e americani e valenti figli della Gazza mi sa che alla fine potreste rimanere con tanto di palmo di naso. Ehssì, perché il Ciuccio sta scalpitando come non mai ed è pure bello a vedersi neanche fosse Varenne. E sta attingendo a risorse che, troppo spesso, erano state sottovalutate dalla critica (?) e che l’uomo di Certaldo ha invece viste, valutate e lanciate. Trovatemi un’altra squadra che riesca ad ovviare all’assenza del suo terminale offensivo e che riesca a non farlo rimpiangere non solo, ma addirittura ad essere perfino più pericolosa.

Confesso che il primo quarto d’ora di Bergamo m’aveva fatto accapponare la pelle: ma che mi combini gigante d’ebano? Poi, è bastata un’occhiataccia del certaldese e, d’incanto, ecco che il Ciuccio diventa Varenne, ecco Zanoli che ti fa pensare ragazzino ma sei proprio forte, ecco Lobotka che cuce, contrasta e strappa (piccoletto a chi?), ecco Mario Rui (il supercriticato per sport) e le sue diagonali salvifiche. E ancora, che sfizio quando vedi l’inventiva, la fantasia al potere e pure la benedetta “cazzimma” e come volete definire altrimenti le genialate sui calci piazzati? E va bene che sono tutti schemi provati e riprovati ma poi se non hai quella cosa lì servirebbero a poco.

Oddio, mi sono lasciato prendere la mano. Forse.

Concludo con una preghierina per i due prossimi cimenti casalinghi: caro, San Paolo e sù, t’è passata ‘a collera?

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Da: NAPOLI MAGAZINE