“VE LA BUCO STA’ PALLA”

DI LUCIANO RAGNO

 

E’ già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
” Ve la buco sta’palla”.
Apro il giornale e leggo. Nelle grondaie della chiesa di S. Tommaso Apostolo ad Ascoli trovati 40 palloni. Finiti lassù nei decenni per un tiro troppo forte di ragazzi che giocavano lì davanti a pallone.
E torno ragazzo.
Calzoni corti, scarpe di sempre, a giocare a pallone per strada. Pallone forse è troppo: diciamo palla. “Ragazzì, un giorno ve la buco sta’ palla”. Tante risate.
E un incubo. Un tiro troppo forte e la palla vola su un tetto o su un balcone o oltre la rete di un campo.
Fine della partita e della palla.
Un giorno spunta il cartello: ” Vietato giocare a pallone”.
Nello stesso giorno sulla vetrina del negozio c’è la playstation.
E i ragazzi scoprono che la Società li ha fatti diventare adulti.
Così, improvvisamente.
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Fonte dell’ immagine: Resto del Carlino
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone, bambino, persone in piedi e attività all'aperto