IL RAZZISMO DELL’ACCOGLIENZA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Quando Destra e Sinistra trasformano i migranti ucraini in Ariani superiori e abbandonano gli altri, il paese accogliente è ridicolo e scivola in una deriva totalmente irrazionale.
Non si può far altro che sorridere rammaricati, vittime del proprio odio si guarda in una sola direzione. Dall’ invasione russa alla riabilitazione nazista il passo è breve.
Prerequisito fondamentale per stabilire criteri di giudizio e conclusioni è l’atteggiamento tribale di cui abbiamo vari esempi nei talk che infestano i media da troppo tempo.
Si assiste agli stessi metodi visto nel confronto primitivo Vax contro No vax, è solo cambiato l’argomento. Considero questo sistema di confronto tra i peggiori e antidemocratici al mondo.
Lo schieramento tribale è dell’umano fin dalla sua comparsa, dunque è il minimo comune denominatore dei regimi politici tutti. Che sia Democrazia o tirannia, la discriminazione svolge un ruolo primario trasferendosi da un soggetto di dibattito all’altro. Immagino che in Russia o in Cina sia esattamente uguale, voci uniche contro pochi dissidenti.
Oggi per esempio è cool essere accoglienti con un solo popolo aggredito. Perché proprio quel popolo e non un altro. Perché ci è vicino geograficamente? Non più della Libia. Perché l’Ucraina è una Democrazia? Ammesso che lo sia, non capisco cosa c’entri con l’accoglienza. Essere solidali prescinde dall’orientamento politico. Ma pare che sparare su iracheni, per fare un esempio, sia meno grave che sparare sugli ucraini, e anche qui la domanda è ovvia: perché?
Perché si, dicono gli adulti senza risposte ai bambini.
Da sempre ritengo allucinanti gli schieramenti ghettizzanti e surreale la difesa della Democrazia Ucraina affiancata dall’aggressione a chi non vive questa guerra come la crociata descritta nei media. Del resto è impossibile valutare uno scenario geopolitico in preda al delirio antirusso e antiucraino.
ma può servire sapere che la propaganda occidentale non è diversa da quella Russa o Cinese, o Turca. Perciò non c’è una ragione per cui debba considerare i migranti Ucraini più sfortunati di coloro che aggrediti ben prima del 24 Febbraio 2022 hanno lasciato terre devastate per approdare da noi e ritrovarsi discriminati perché il cognome non suona “Zelensky”.
Allora chi ha bisogno sia benvenuto e siamo umani sempre non solo quando decidono i media.