IL CROCEVIA

DI MASSIMO RIBAUDO

 

Il prossimo anno ci saranno le elezioni in Italia. A parole vedo che tutti vogliono la Pace in Europa e rapporti di collaborazione tra gli Stati.
E allora vediamo come si passa dalle parole ai fatti.
Tra Giorgia Meloni e Giuseppe Conte c’è uno spartiacque esistenziale.
Conte non vuole il riarmo e l’innalzamento delle spese per la Difesa. Concordo personalmente con lui. Le spese si fanno per una PIU’ veloce transizione ecologica che ci liberi dai mercati delle energie fossili, e per SANITA’, RICERCA, SCUOLA.
Meloni desidera il riarmo come punto fondamentale del programma di Fratelli d’Italia.
Giorgia Meloni usa termini di sfida, quasi bellici, sia nei confronti della Francia, nostro alleato, che della Turchia, paese Nato.
Giorgia Meloni unisce il concetto di patria a quello di difesa della cristianità, ponendo insieme nazionalismo e religione: il composto letale di ogni massacro.
Eppure, si dice, Fratelli d’Italia verrebbe votato da un 22% dell’elettorato, e M5s da circa l’11%: la metà.
Direi di modificare questa tendenza come esigenza politica assoluta. Abbiamo preferito Berlusconi a Rutelli, abbiamo affossato un politico di valore come Pierluigi Bersani.
Conosciamo bene le conseguenze.
Stavolta potrebbero essere letali.
p.s. L’altra scelta è tra Letta e Salvini. E pure lì non c’è partita.