DI LIDANO GRASSUCCI
MI imbatto su un post del compagno Serafino Di Palma che segnala la risposta dell’assessore del comune di Sezze Lola Fernandez che nega la “natura di parco storico al monumento”.
Non essendo storico non può entrare nei programmi del PNRR.
Andiamo per ordine, il PNRR non ha come obiettivo la tutela della storia ma l’asse centrale è un nuovo modello ambientale e il monumento è il polmone verde del centro storico di Sezze. Solo questo mi dispiace della risposta. E la Storia? Decine di ragazzi di Sezze andarono a morire sul Piave, poi in ogni parte del mondo, e non hanno diritto alla Storia?
La negazione del parco, il mio maestro Silvio Sacripanti, si sgolava a spiegarci che quello era “il parco della rimembranza”, del ricordo e il ricordo è Storia collettiva. I miei compagni socialisti volevano negli anni ’90 fare di questo parco un parcheggio. Allora Latina Oggi era agli inizi io e Roberto Campagna cominciammo la prima campagna di stampa di questa provincia a difesa del parco, storico. Fu durissima ma il monumento è lì. E non c’è più ferro di cavallo, non c’è più l’anfiteatro. E le auto? Dal 2035 saranno piccole e elettriche, forse neanche le compreremo più. Sarebbe stato un inutile scempio.
Una “guardia”, Carlo Montarsi, ha insegnato a generazioni il senso civico nella lotta per difendere fiori e siepi dalla mostra voglia di essere calciatori. Diceva che la cosa di tutti non era cosa di nessuno e andava rispettata.
Non sono storie queste? Non è storia. Li, in quel parco, ho ascoltato Napoli Centrale, il rock che è “una eterna partenza” si e’ fermato qui. E Sezze non era un angolo di mondo ma era nel mondo.
Forse non sarà nella Storia il monumento, ma ci sono le storie anche di appuntamenti mancati, ma spesso rispettati e per sempre ricordati.
Non è un parco storico? Allora non ho idea di cosa sia la Storia
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare
Francesco De Gregori, la Storia siamo noi
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