A PROPOSITO DI DEMOCRAZIA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

A proposito di libertà e dittatori, come sapete il regime di Putin controlla l’informazione senza oppositori. Il presidente russo ha annunciato giorni fa che imporrà gravi sanzioni e carcere per i divulgatori di cosiddette “Fake News”. Diritto assoluto di gestire l’informazione plasmata secondo il regime.
Il dato è sempre stato giustamente stigmatizzato come orripilante forma di soppressione della libera informazione. Abbiamo visto il caso della giornalista col cartello comparsa durante un telegiornale, arrestata e poi per fortuna liberata. Vorrei che qualche giornalista coraggioso facesse lo stesso da noi, dove invece è concessa la libera circolazione di cazzate a reti unificate e gli occultamenti di notizie scomode.
Infatti con grande sorpresa il presidente Zelensky in Ucraina usa gli stessi metodi russi. Lo rivelano Reuters e Al Jazeera: domenica scorsa il presidente Ucraino ha bloccato tre reti televisive di oligarchi regionali. Zelensky sosteneva che erano finanziate dai russi e ostacolavano i progetti per l’incorporazione nell’Unione Europea e l’alleanza nella Nato. Per non sbagliare il presidente ha riunito sotto un unica piattaforma tutte le emittenti televisive, sostiene che la politica di informazione unificata è necessaria. Zelensky ha pure bloccato le attività di 11 partiti di opposizione. Il più grande di questi è OPL con 44 seggi parlamentari su 450. Il 19% degli Ucraini sostiene OPL e il suo leader Viktor Medvedchuk.
Tutto ciò è accaduto Domenica scorsa.
La UE è contraria alle limitazioni all’informazione ma non si pronuncia sui partiti bloccati.
Sempre bello sapere che la diversificazione è apprezzata.
Nel suo annuncio durante la notte di domenica, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha dichiarato: “Le attività dei politici volte alla divisione o alla collusione non avranno successo, ma riceveranno una dura risposta”. Il governo ucraino ha imposto la legge marziale dopo l’invasione russa e le limitazioni ai partiti continueranno per tutta la durata della guerra.
Come si vede il metodo della censura è universale e non si salva proprio nessuno, nemmeno Volodymyr Zelensky che evidentemente, come tanti altri, non vuole oppositori.