LA GUERRA TRA POPOLI UCRAINI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

La propaganda della guerra in Ucraina occulta fatti scomodi per non intaccare la perfezione inumana della parte offesa, ma si rischia di apparire invasati davanti al pazzo invasore.
L’occidente, opportunista ammiratore dell’estrema Dx ucraina, sventola il vessillo della sovranità suprematista e lo oppone alla dittatura Russa al grido di “ HA STATO PUNTIN!”
La risoluzione di controversie con la guerra è vissuta nel caso dell’ Ucraina come un onta al genere umano limitatamente all’idea occidentale, facevo notare giusto ieri il cinico disinteresse riservato alla tragedia umanitaria dello Yemen con 100mila morti dal 2014 e milioni di esseri umani ridotti alla fame più nera. Perciò lo sdegno politico nel contesto bellico Ucraino ha i connotati della più misera ipocrisia…
Diversamente la narrazione non escluderebbe la soppressione brutale delle repubbliche separatiste ad opera delle milizie nazifasciste che oggi armiamo fino ai denti. Gioverebbe ricordare che la politica di Zelensky non ha integrato i filorussi, li ha emarginati. L’imposizione della lingua Ucraina escluse poche eccezioni, la chiusura di canali televisivi russi e la gestione territoriale ad est delegata alle truppe neonaziste sono esempi del massimalismo con cui Zelensky liquidava uno dei problemi più importanti nel paese.
Aspetti della governance che – come faceva notare The Guardian- avevano destato ampie preoccupazioni presso l’alto commissario delle Nazioni Unite. Si sottolineava come certi regolamenti nelle bozze di legge contrastassero gravemente con gli standard internazionali sui diritti umani. Alle bozze però è seguita la ratificazione delle leggi tra applausi al grido di “Gloria all’Ucraina”.
I media rivolgono attenzione e empatia esclusivamente agli ucraini filoccidentali.
La solidarietà agli Ucraini è compromessa dalla negazione di stragi perpetrate contro i filorussi. Le micce principali di questo conflitto sono contenute proprio nelle diversità etniche. Oltre dispiacerci per il teatro di Mariupol bombardato dovremmo ricordare che il racconto dell’eden democratico ucraino manca di diversi capitoli occultati in quanto molto scomodi.
E’ assolutamente giusto dire che Putin è invasore. Ma è dissonante l’antinazismo a corrente alternata con cui hanno perso la faccia praticamente tutti, Primi delle fila il segretario Dem e il ministro Di Maio zerbinato a tutto ciò che prima combatteva.
Così come sconforta l’invasione è impossibile non provare sconcerto osservando Zelensky insignire Dmytro Kotsyubaylo, leader del fronte destro, col titolo di eroe nazionale. Kotsyubaylo oltre scherzare sui propri cani nutriti con le ossa di bambini russi, diceva di voler uccidere più russi possibile ben prima dell’invasione. Umorismo troppo discutibile, per molto meno abbiamo scatenato un putiferio conto la Dx meloniana.
Imbarazzante dunque il nostro antifascismo alla bisogna: si denuncia in Fratelli d’Italia o negli assaltatori della CIGL. Ma in Ucraina armiamo i neonazisti senza fare una piega. Essenzialmente il sentiment antirussia legittima l’ipocrisia e mi andrebbe ancora bene se la new generation di giornalisti naziskin che arringano le folle non anteponesse gli interessi americani a quelli Italiani.
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Nella foto Zelensky premia Dmytro Kotsyubaylo.
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