LA POLITICA DELL’ATTUALE GOVERNO: PROPAGANDA E BASTA

DI BARBARA LEZZI

 

Domenica sera sono stata a Non è l’Arena per parlare di Russia, sanzioni, energia e ripercussioni economiche nel nostro Paese.
Tra gli ospiti c’era un imprenditore che, ad un certo punto, per offendermi, mi ha “accusato” di aver fatto la cameriera.
Quello che ho trovato particolarmente desolante e mortificante non è stato solo il classismo sbandierato dall’ospite ma anche la totale indifferenza di fronte alla denigrazione di una categoria di onesti lavoratori da parte del conduttore e del Parlamentare del PD che, invece, si sono sperticati nel difendere l’azione di Draghi.
Io non ho mai fatto la cameriera ma ne sarei orgogliosa se lo avessi fatto. Ma il punto è un altro. Sono in commissione bilancio da diversi anni e so bene che i primi finanziatori dello Stato, e quindi di tutti i servizi pubblici, sono proprio i lavoratori dipendenti. Non per questo, però, non riconosco il valore centrale che hanno le imprese nel creare ricchezza.
Il massimo rispetto, da parte mia, per chi lavora sia da dipendente che da imprenditore.
Per questa ragione dovrebbero essere aiutati efficacemente nel sostenere il peso insopportabile delle emergenze che si stanno susseguendo.
Nel decreto che andremo ad approvare tra qualche giorno in cui si stanziano delle risorse per contrastare il caro bollette ci sono dei soldi non spesi di provvedimenti precedenti. Una buona parte è rimasta inutilizzata perché avevano costruito un meccanismo pressoché impossibile per accedervi e addirittura un’altra parte non è arrivata alle imprese a causa dei decreti attuativi non emanati. Draghi ha tenuto i soldi fermi dopo averli annunciati pomposamente in conferenza stampa per poi riannunciarli.
Questo, per me, significa fare una politica becera di propaganda.