LA PACE VA COSTRUITA OVUNQUE

DI MICHELE PIRAS

 

Quarantaquattro esseri umani, tra cui due neonati, sono morti, affogati al largo delle coste del Marocco.
Cercavano una vita migliore.
E quando c’è chi dice che esistono profughi veri e profughi non veri, rifugiati da accogliere e altri da respingere, non basta davvero più il disprezzo che merita tanto cinismo e volgare ignoranza.
Perché la guerra si manifesta in diverse forme e in diversi luoghi.
Si tratta di capire solo che le cose, in fin dei conti, sono inscindibilmente legate.
E allora la pace va costruita sempre e ovunque, lottando contro la povertà, il sottosviluppo, la violazione dei diritti umani. Ovunque vi sia un diritto negato, sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
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(Foto di Nino Fezza)