“SONO VERONIKA”

DI LUCIANO RAGNO

 

E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
                    “Sono Veronika…”
Veronika non sa leggere e scrivere. Per forza, è nata ieri. Ma ha mandato un messaggio, addirittura a Levron, ministro degli esteri russo.
” La voglio informare che c’ero io nel grembo della signora Marianna in vestaglia macchiata di sangue , fotografata mentre fugge dall’ospedale di Mariupol sotto le bombe. Era lì perché doveva mettermi al mondo. Mi creda , tutto vero , non una messinscena come lei ha detto. Sono stata testimone. Sarebbero gradite le scuse a me, a mia madre e all’Ucraina. Ps. Il mio nome vuol dire: colei che vince”.
Un passo indietro. Levron aveva detto- e in tanti gli avevano creduto- che la signora in pigiama, Marianna Podgurskaya- famosa influencer ucraina- non solo non era incinta ma era stata assunta dal governo di Kiev per mettersi in posa in un palazzo e così dimostrare, con un’immagine, che l’ospedale era sotto le bombe russe.
Non solo. Sempre secondo Mosca, Marianna si era distesa su una lettiga per dimostrare, davanti a un fotografo, che stava fuggendo dall’ospedale.
In sintesi , per Mosca: una messinscena di Kiev. L’ospedale era vuoto.
Invece tutto vero : Marianna, al nono mese, era in quell’ospedale perché doveva partorire e stava fuggendo sotto le bombe.
Da Mosca, subito la risposta a Veronika: Mariupol sotto assedio e sotto le bombe.
Veronika ha già capito che mondo l’aspetta.
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L’immagine- ha fatto il giro del modo- mostra l’influencer Marianna Podgurskaya in attesa di un figlio mentre fugge sotto il bombardamento nell’ospedale di Mariupol. E’ stata scattata l’altro giorno da Eugeniy Manoletka , fotoreporter molto noto in campo internazionale, collaboratore dell’Associated Press.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e persone in piedi