LA “DIFFERENZA” DELLE BOMBE

DI GIANCARLO SELMI

 

In principio furono “intelligenti”. “Possono bombardare una mosca da 4.000 metri di altezza”, ci fu detto, ripetuto fino alla nausea, nel tentativo, andato in porto, di farci metabolizzare guerre assurde, motivate da prove inesistenti, costruite cinicamente in laboratorio ed utili ai fabbricanti di morte ed alle imprese petrolifere. Utili al paese che, sulla morte e sulle strumentali pretese di esportazione di “democrazia”, ha fondato e continua a fondare, le sue mire di espansionismo geopolitico e geo economico.

Poi qualcuno scoprì (e lo documentò), che tanto intelligenti quelle bombe non fossero e che si stessero massacrando, scientemente al fine di evitare guerriglie, centinaia di migliaia di civili. Bimbi, donne ed anziani compresi. Ma la nostra asservita informazione, dimenticò di fare e pubblicizzare la contabilità delle vittime innocenti, delle decine di ospedali pediatrici distrutti. Non si poteva fare, allora, chi bombardava erano i nostri alleati, o noi stessi.

Poi, alcune bombe sono diventate inesistenti o, meglio, invisibili. Uccidono civili, bimbi inclusi, e devastano come le altre, come tutte le bombe, però non esistono, perché di quelle bombe nessuno ne parla, nessun TG le manda in onda. Perché ad essere bombardato è il popolo Yemenita, fiero ed autodeterminato come quello Ucraino, invaso ed ucciso come quello Ucraino. Però a bombardare, uccidere ed invadere è un nostro alleato e le bombe, invisibili ai più, però distruttive come quelle russe, le costruiamo noi.

Poi, in questa occasione, abbiamo scoperto che le bombe distruggono, che portano morte e devastazione, che radono al suolo. Ne abbiamo scoperto la terribile funzionalità, sono partite le contabilità, mai sentite prima, dei morti e dei bimbi che vengono a mancare, per la pazzia dei governanti di plutocrazie armate fino ai denti.

Le bombe sono tutte uguali. Le guerre sono tutte uguali. E non esistono bombe intelligenti, invisibili, buone o cattive, esistono bombe, punto. Come non esistono guerre sante, buone, difensive o cattive, esistono guerre, punto.
Stiamo ascoltando solo le ragioni della guerra. Fra chi ritiene di giungere alla pace con più armi e chi vuole vendetta. “L’indebolimento” di Putin pare sia il principe degli obiettivi. Putin è la peggiore delle sciagure mai apparsa al mondo, ma se il suo “indebolimento” dovesse costare la scomparsa dell’umanità, non credo ne valga la pena. L’adesione dell’Ucraina alla Unione Europea, peraltro, viene confusa con l’allargamento della Nato ch’è ben altra cosa.

In un guazzabuglio di opinioni fra il desiderio di vendetta contro il folle Putin, l’odio crescente verso qualunque cosa che richiami alla Russia e tamburi di guerra che ci avvicinano alla catastrofe nucleare, si parla solo di scenari di guerra. Non si sono ancora udite le ragioni della pace, come se non fosse, e forse non lo è, una soluzione praticabile. Putin ha osato fare ciò che noi facciamo da almeno 30 anni, dev’essere massacrato, lui e tutta la Russia, tutto ciò che odora di Russia.

E la dimostrazione di quanto sia farlocca la narrazione, il bombardamento informativo e propagandistico, a cui ci stanno sottoponendo in questi giorni, l’ha data candidamente De Angelis, dicendo: “se Putin vincesse lo troveremmo, con i suoi missili e carri armati, ai confini di casa nostra e della Nato”. Meglio, per De Angelis e compagnia cantante, fare scatenare una guerra per la pretesa di permettere ai missili ed i carri armati della Nato di arrivare ai confini della Russia di Putin e, poi, lamentarsi delle bombe russe. Ciò che vale per la Nato non vale per la Russia.

Questa guerra è stata resa inevitabile dalla folle corsa agli armamenti di USA e Russia, di Putin ed i suoi omologhi americani. Noi non c’entriamo nulla in questa dimostrazione di chi ce l’ha più duro, come nulla c’entrano i popoli ucraino e russo. Tutte le bombe sono bombe e le guerre sono guerre. La pace va ricercata e la neutralità non è un disonore, né una rinuncia, anzi. La neutralità dovrebbe essere l’obiettivo di tutti, perché garantisce pace e prosperità. Ed andrebbe ricercata se veramente non si volessero le guerre, le bombe, la morte ed il disastro.

La neutralità è un bene per tutti. Ucraina ed Italia comprese.

FERMATE QUESTA BARBARIE!