CASCHERA: “IL 28 MARZO IL TEATRO E’ FATTO”……….FORSE

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Quanto costa un teatro? Per uno spettatore qualche decina di euro e da una poltrona fai un viaggio in mondi dove non arriva il treno, la diligenza, l’automobile. Ma devi stare comodo perché la fantasia teme gli scossoni, odia la burrasca, ama le riflessioni.

Per una città un teatro è il vestito buono, il vestito della festa, il pianto e il sorriso che diventa condiviso, spartito, donato e poi resta sedimento che ti fa riconoscere il vestito della città. E’ la bellezza che fa di un casuale vicinanza di case una comunità

Se non hai il teatro? Sei un quadrivio abitato. Se lo hai ma chiuso? Sei muto e sordo.

Latina da 8 anni non recita, non va a spettacolo, si è rattrappita. Il teatro però dopo la retorica di iperpatrioti mobilitati per far vedere di essere mobilitati, è stato considerato un lavoro pubblico come tanto, manco urgente e da fare a costo di saldo, tanto è solo un banale teatro.

Ora, non dico altro ma registro che l’assessore  Pietro Caschera è lapidario:  «Tutto procede secondo i tempi previsti. Nella giornata di oggi ho eseguito un nuovo sopralluogo nel teatro comunale D’Annunzio alla presenza del Direttore dei lavori, del Dirigente e delle imprese interessate. Ho constatato che i tempi con cui stanno
procedendo i lavori sono coerenti con quanto comunicato poco più di un mese fa. Dunque prevediamo,
come da contratto, che i lavori vengano conclusi entro il 28 marzo.”

Un ennesimo appuntamento, speriamo che quel giorno ci saranno tutti, anche il teatro.

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