LA GUERRA E’ FARSA E TRAGEDIA, INSIEME

DI MICHELE PIRAS

 

“Evviva la pace”, strilla ora in Parlamento quello delle ruspe sui campi rom, quello che ha scatenato un conflitto senza precedenti contro profughi e migranti. Quello delle crociate contro l’Islam, quello che sul linguaggio bellicista e sull’odio ha costruito un’intera carriera politica. Folgorato come San Paolo sulla via per Damasco.
Quello che costruiva l’asse sovranista facendo accordi politici con Russia Unita e la maglietta di Putin la indossava persino a Bruxelles, quando gli serviva per contestare l’Europa e per ottenere sostegno estero alla Lega.
La guerra è tragedia e farsa, insieme.
“Pronti ad accogliere i profughi”. Ma solo perché gli ucraini sarebbero “profughi veri”, a noi “vicini moralmente e culturalmente”. Mica come gli africani che, per il Vangelo secondo Matteo, resteranno per sempre profughi finti, lontani da noi, invasori, ladri, stupratori e delinquenti.
La guerra è tragedia e farsa, insieme.
Ed è sempre la prosecuzione della politica con altri mezzi.