Letta e Renzi

CARO LETTA, IL VOTO PRO RENZI AL SENATO UN ALTRO COLPO ALLA TUA CREDIBILITA’

DI VINCENZO G. PALIOTTI

 

Che caduta a picco, e di stile, il voto del PD, insieme alle destre, a favore di Renzi ieri al Senato. Un colpo che potrebbe avvicinare ancora più velocemente la fine.

Ma cosa è successo, dove è finito il partito che gridava: “Berlusconi si deve difendere nel processo e non dal processo”, cos’è non vale per Renzi?

Quando gridavate: “Siamo con la magistratura” non vale più?

La legge è uguale per tutti” dove è finita? E’ cambiato qualcosa?

Ma, forse, senza forse, è che nel PD non rimane più niente di un’anima popolare, della lotta alle disuguaglianze, della tutela dei più deboli, del rispetto delle leggi dello Stato e della Costituzione. Nel PD non resta nessuna traccia di quella morale Berlingueriana alla quale vi appellavate per non cadere nel giustizialismo di cui venivate accusati dai partner e sostenitori di Berlusconi.

Si può dire che l’ultima barriera è crollata travolgendo i valori della sinistra. E non c’è nessuna scusante, non avete nessuna giustificazione. Caro Letta, ancora meno di Zingaretti, ti sei dimostrato anche incoerente, debole con chi ha spazzato via dal PD la sinistra. Quale credibilità hanno le tue parole su Renzi, le tue dichiarazioni: “Faremo un altro Ulivo, con i moderati ma senza Renzi” (Il Manifesto 30 ottobre 2021). Parole smentite pochi mesi dopo: “Ho fatto la parte del cattivo. Bene il dialogo con Renzi” (La Repubblica 30 gennaio 2022).

Cosa è cambiato? Anche tu ti sei fatto travolgere dalla “retroguardia” di Renzi che nel PD gli mantiene il posto caldo per un eventuale, e qualche volta citato, rientro?

Senza contare che tutto questo potrebbe veramente segnare la fine del PD, della sinistra, già agonizzante, dando via libera alla destra alle prossime elezioni. E cosa diranno quelli con i quali state cercando alleanza? Questi già non si fidano completamente di voi, e di fronte a certi fatti come dar loro torto.

Resterete isolati ed allora non vi resterà che unirvi a loro e creare quel grande centro che Renzi, Berlusconi e Calenda auspicano cancellando per sempre la parola “sinistra”.