ASTENSIONE!

DI MARIO PIAZZA

 

Non avevo ascoltato la conferenza stampa di Giuliano Amato, neo eletto presidente della Corte Costituzionale. Avrei fatto meglio a non farlo neppure ora visto che le argomentazioni di quello che fu battezzato “dottor Sottile” per l’acutezza dei suoi interventi, a proposito della bocciatura dei referendum su eutanasia e cannabis mi sono sembrate non meno rozze di quelle che rilasciò la Casellati sulla nipotanza egiziana di Ruby Rubacuori.
Il riferimento al peggior berlusconismo è quasi automatico ma diventa obbligatorio quando accanto alle spiegazioni cavillose, oscurantiste e reazionarie sui referendum bocciati troviamo invece un’autostrada lasciata aperta senza pedaggio contro il nemico storico e giurato proprio di nonno Silvio: la Magistratura.
E così anche i gloriosi referendum che faticosamente riuscirono a togliere il paese dal medioevo della Sacra Rota e delle mammane entrano a far parte dei giochini di palazzo nelle mani di quel potere che come un Re Mida al contrario trasforma in merda tutto ciò che tocca.
Con Amato alla Corte Costituzionale e la Casellati al Senato ci sarebbe proprio voluto un Berlusconi presidente e magari Tajani alla Camera, nessuno ci avrebbe tolto l’Oscar o il Nobel dello squallore.
Ci rimane l’ultima arma nelle mani di chi si rifiuta di essere parte di questa ignobile commedia e desidera mandare a fare in cu1o chi ci considera ancor più pecore di quanto in effetti siamo: L’Astensione.