UN MONDO ALLA ROVESCIA

DI LUCIANO RAGNO

 

E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Un mondo alla rovescia.
Accade nell’anno di grazia 2022. Con la più bella gioventù che si confronta sui campi di neve. Proprio mentre i ragazzi ritrovano la gioia della discoteca.
Lui invece è nel cuore di una delle tante guerre dimenticate da Dio e dagli uomini. Lui è ancora piccolo per andare alle Olimpiadi o entrare in discoteca. Ma lui è grande per andare in un campo per sminarlo. E, se ne esce vivo, ritrovarsi in mano un mitra. Con l’ordine di uccidere.
E lui spara e uccide. Solo per sopravvivere a se stesso.
Lui è solo un bambino. In un giorno i grandi l’hanno fatto diventare adulto.
Il mondo, davanti a questa tragedia, da sempre gira la testa. Perché da sempre ha l’assoluzione in tasca.
“Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice”. Ha detto un giorno Albert Einstein.
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Oggi l’ONU ci ricorda che in questo momento ci sono 250 mila bambini soldato . Fonte dell’immagine: trentaore.org.