TUTTO QUI, SE VI PARE POCO………..

DI MICHELE PIRAS

 

La piccola economia, il commercio e il lavoro, sono in ginocchio.
La pandemia, l’emergenza, i contagi e la paura hanno fatto a pezzi interi settori, che non riescono a riprendersi.
Che non vedono, nemmeno col binocolo, la crescita di cui si parla e che tutti attendevano.
Le ferite sono troppo profonde e troppi i debiti accumulati.
E le città sono deserte, proprio nei luoghi dove pullulava la loro vita.
Le persone escono meno, sono spaventate per il presente e per il futuro, hanno meno soldi e più incertezze.
Il covid ha esaltato all’ennesima potenza quel senso di precarietà e sfiducia che sta soffocando tutta la componente media e bassa della società da decenni.
E c’è solo da chiedersi cosa si aspetta per una terapia d’urto.
E non servono ristori, mancette e spiccioli, ma un grande investimento, liquidità a tasso agevolato, sgravi fiscali, un piano straordinario per il lavoro.
Altrimenti il collasso sarà rapido e totale, mascherine o meno, covid o non covid.
Perché ormai sono passati quasi due anni, dal primo lockdown.
Le differenze sociali si sono drammaticamente acuite e c’è persino chi si è arricchito, in pochi e già ricchi.
E si tratta di persone e aziende che dovrebbero essere richiamate a un contributo di solidarietà.
E aspettare oltre non si può più, anche se ci si chiama Draghi.
Tutto qui, se vi pare poco…