DI NICOLA FRATOIANNI
Operaio, 50 anni, provincia di Venezia, precipitato da un’impalcatura.
Agricoltore, 56 anni, provincia di Mantova, travolto dal mezzo che stava conducendo.
Operaio, 58 anni, provincia di Frosinone, colpito da una lastra sollevata dal vento.
La strage quotidiana continua inesorabile. 92 morti di lavoro dall’inizio dell’anno.
Eppure, ancora nulla di concreto è stato fatto. Né per aumentare il numero di ispettori o controlli, né per rendere il lavoro meno precario o per obbligare a turni di lavoro più sostenibili.
E nel mentre, tra un annuncio e una costernazione, si continua a morire.
Quanto dobbiamo aspettare prima che il governo faccia qualcosa?