MATTARELLA PRESIDENTE E QUEL BISOGNO DI RASSICURAZIONE DEI TEMPI DI PAURA

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Il Covid, la Russia che muove quasi guerra all’Ucraina e all’occidente, il prezzo delle materie prime che cresce, la Cina che vola si Taiwan e non con lanterne, la crisi economica che crea la paura del bisogno e potrei andare avanti.

Non è questo il tempo di giocare alla corte del Re Sole, non è questo tempo in cui a palazzo si ordiscono congiure, è tempo in cui bisogna sfornare il pane e non pensare a quanto burro va nelle brioches.

La politica deve saper leggere il tempo, e non leggersi l’eterno onanismo di leaderini in cerca di autore. Mentre i leaderini tramavano in parlamento votavano Sergio Mattarella, segnavano la differenza tra le ragioni della Patria e le irragionevolezze dei congiurati senza congiura.

Gli italiani chiedono “rigore”, chiedono “pietà per le loro paure”. Non stiamo eleggendo solo Sergio Mattarella a continuare a guidare lo Stato, ma stiamo esprimendo il bisogno di riferimenti, di certezze, di affidabilità.

Abbiamo bisogno del senso dello Stato e anche di dignità nella continuità e di avere persone che sanno del dolore che talvolta comporta stare dalla parte della Repubblica, dei cittadini e il sacrificio del fratello Piersanti non è assente dal rispetto che ci si guadagna vivendo nel rigore della libertà.

Poi spero sia l’ultima volta che la Repubblica abbia bisogno di un doppio mandato alla sua guida, è una eccezione che richiama la regola, ogni sette anni e non di più.

Sono repubblicano e oggi la Repubblica ha vinto interpretando il sentire dei suoi cittadini.

 

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