GUAI A SOTTOVALUTARLO

DI GIANCARLO SELMI

 

È stato il destino di questo grandissimo uomo, dal primo giorno che entrò, in qualità di Presidente del Consiglio, nell’agone politico: essere sottovalutato.

Lo hanno sottovalutato tutti, commettendo errori clamorosi che hanno puntualmente pagato. Lo ha sottovalutato Salvini, lo ha sottovalutato Renzi. L’elenco, poi, si è allungato con i nomi di Grillo e, per ultimo ma non sarà ultimo, Di Maio. Lo hanno sottovalutato i prezzolati giornalisti italiani ed anche i leaders di partito.

Ripeto: grave errore. Oggi, con un capolavoro di tattica politica, ha ripreso e lo ha fatto alla grande, il pallino nelle sue mani. Ha evidenziato che i motivi dell’incarico di Draghi e dell’appoggio del Movimento a questo governo, in questa “scomoda” maggioranza, non sono venuti meno, anzi.

Si è sfilato dal gioco che, sull’elezione del Capo dello Stato, vede manovre di palazzo senza preoccupazione delle sorti del Paese, in una ennesima e volgare riedizione della vecchia politica, e lo ha fatto con un’incredibile eleganza. “Ci preoccupiamo che, in un momento di particolare emergenza, il paese non venga lasciato senza governo per un tempo comunque eccessivo. Che Draghi continui a fare il lavoro per il quale è stato chiamato ed ancora non concluso. Ci preoccupiamo, insieme, di dare agli italiani un Presidente di cui essere orgogliosi”, ha detto.

Ha aggiunto poi: “non credo che il Movimento 5 Stelle sia l’unico ad essersi accorto dell’emergenza bollette. Dell’emergenza sociale e della recrudescenza della pandemia. Non credo che possa essere solo il Movimento 5 stelle a preoccuparsi della messa a terra dei provvedimenti relativi al PNRR”. “Di questo ci preoccupiamo insieme all’individuazione dei nomi super partes che possano essere idonei ad essere eletti. Senza che nessuno, per qualche voto in più che però non assicura autosufficienza, possa reclamare diritti di prelazione”.

Nessuno dei pseudo giornalisti ha potuto opporre un però. Il cerino lasciato clamorosamente in mano agli altri. Chapeau Presidente Conte. Un uomo onesto, empatico, integerrimo e capace. Da oggi anche un eccezionale animale politico.

Guai a sottovalutarlo.