PERE, LUCERTOLONI, TOPOLINI E…….. LA SALUTE

DI GIANCARLO SELMI

 

Sfogliando la rosa dei “papabili”, risulta difficile mantenere al loro posto i succhi gastrici ed evitare esofagiti da riflusso.
B. è il male assoluto e sono d’accordo, ma il lucertolone non è molto più digeribile e la sua elezione porrebbe me e, immagino, molti altri nella condizione di spendere molti quattrini in Maalox. E, senza il bisogno che io spieghi il perché, a parte tutto il resto, basta vedere le sue occhiaie, per immaginare il motivo del mio allarme gastro-vegetativo.
Casellati invece, splendida rappresentante della casta, con l’oggettiva impresentabilità di una che usava voli di stato, pagati dagli italiani, pure per comprare le cozze del golfo di Oristano, o per andare a vedere i concerti del figlio, scherzo ma è molto vicino al vero; per non parlare del voto su Ruby rubacuori, le manifestazioni con i cartelli sotto i palazzi di giustizia, attaccando giudici e processi in difesa del suo datore di lavoro; l’uso della sua carica per evitare mozioni non gradite al Senato, costituirebbe una minaccia pure per il funzionamento del mio sistema immunitario.
Parliamo poi di Pera, al quale il Presidente Cossiga dedicò un discorso con riferimenti espliciti alle origini del suo cognome: “ai figli di madre e padre ignoti – disse – si attribuivano nomi di cose”. Ex sinistroso, ed ex molte altre cose ancora, convertitosi alla fede berlusconiana, oltre ai problemi gastrici, aggraverebbe la mia artrosi.
Uno dei peggiori, però, è uno che, nel corso della sua vita, è stato candidato a tutto ed è riuscito ad essere quasi tutto. Amico di Craxi quando Craxi era presente e nelle lettere che gli inviava, in sua assenza lo fu molto meno. Molto più amico degli Agnelli, ai quali regalò l’Alfa Romeo e 13.000 miliardi di lire per la costruzione del polo di Melfi. Con la restituzione sui conti svizzeri del PSI di 4 di quei miliardi. Il “dottor sottile”, topolino nelle vignette su Repubblica, a cui la sottilità ha permesso di sopravvivere a tutto, comprese indagini, chiamate in correità, registrazioni compromettenti. Unico “socialista” uscito indenne da “mani pulite”. In questo caso l’organo che verrebbe gravemente compromesso è il fegato.
E come loro tanti altri.
Ma io dico, uno o una di alto livello morale ed etico, senza compromissioni precedenti, che rappresenti tutti gli italiani onesti a prescindere dalla fede politica, proprio no? Veramente in Italia non ci sono profili di persone idonee alla carica, da cui compreremmo con fiducia un’automobile usata o affideremmo le chiavi di casa?