MAI, MAI, MAI

DI LEONARDO CECCHI

 

Ha fatto nascere la tv spazzatura, che ha degradato il Paese.
Disse ai terremotati dell’Aquila di prendere “come una vacanza” la permanenza nei container.
Come in una dittatura, fece cacciare con l’Editto Bulgaro Biagi, Santoro e Luttazzi dalla Rai perché lo infastidivano.
Cercò di sabotare gli arresti di Tangentopoli con il decreto Biondi, il “salva-corrotti”, che voleva scarcerare quasi 3mila criminali.
Depenalizzò il falso il bilancio, aveva 5 processi in corso.
Fatto più di 30 leggi “ad personam” che hanno consentito a lui e alle sue imprese di arricchirsi e tutelarsi nel corso di vent’anni.
Giurato di non approfittare del condono fiscale da lui voluto nel 2002, mentre poi lui e le sue aziende ne beneficiarono per sanare centinaia di milioni di euro evasi.
Messo a carico delle casse pubbliche il “decoder di Stato” per gli italiani, che guarda caso produceva anche suo fratello, Paolo Berlusconi.
Fatto un decreto, il Salva-Milan, che consentì alla squadra di cui era proprietario di risparmiare 242 milioni di euro.
Abolito la tassa di successione per i patrimoni superiori ai 350 miliardi di lire, e guarda caso lui aveva 25mila miliardi di lire di patrimonio.
Fatto indulto e poi Lodo Alfano che gli avrebbero consentito di sfangare alcuni suoi processi e tutelarsi su altri in caso di condanna.
Poi una escort fatta passare per la nipote di un capo di stato, un Paese umiliato per decenni dalle sue buffonate in giro per l’Europa e il mondo, mafiosi o gente afferente e vicina alla mafia portata nelle istituzioni, sdoganato estremisti e secessionisti, portati al governo.
E tanto, tantissimo altro ancora.
Un’enciclopedia ci viene con vent’anni di berlusconismo, che hanno dilaniato l’Italia, abbrutendola, trasformandola in un postribolo a cielo aperto.
E come premio per tutto questo, lo mandiamo al Quirinale?
Mai, mai, mai.
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