ORE 9: LEZIONE DI FURBIZIA

DI LUCIANO RAGNO
E’ già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Basta un niente per tornare giovani: la lettura di un’intervista. Ma anche per farti indignare.
Prima il ricordo. Faticavo molto, da casa alla scuola, per inventare la scusa per non farmi interrogare. Quasi sempre rinunciavo. Rischiavo. Un mio compagno faceva ammalare i nonni una volta la settimana. Ha fatto carriera.
Ricordo e mi indigno leggendo l’intervista di Bianca de Fazio de “La Repubblica” a un insegnante di una scuola media di Napoli. Un artista della scusa.
E’ un no vax e assolutamente non vuol cedere: ” Lo Stato erode la mia libertà”, dice. Ma lui non vuol “erodere” lo stipendio che lo Stato gli dà ogni mese. Puntuale.
Facile. Ha prenotato il vaccino- che non farà- per il 22 dicembre in una farmacia. Basterà che mostri la prenotazione al preside per continuare a stare in classe . Da quel giorno, fino alla Befana, non ci sono lezioni. A questo punto l’insegnante ha già programmato una malattia. L’assenza durerà fino al 15 gennaio, quando scadrà l’obbligo della vaccinazione per gli insegnanti.
“Poi vedrò, comunque c’è sempre la scusa della prenotazione del vaccino”. La via delle scuse è infinita.
Il mio compagno di classe che faceva ammalare i nonni, al confronto, un dilettante .
Nella classe della media di Napoli domani, ore 9. Il professore: ” Oggi ragazzi è tema. Dovete commentare le parole di un filosofo famoso, Platone:
“Vivere bene. E vivere onestamente. E’ tutt’uno”.
I ragazzi scrivono. Lui siede in cattedra e sorride.
___________________
( Fonte dell’immagine.: famigliacristiana.it)