POMODORI ROSSI, DI VERGOGNA

DI LUCIANO RAGNO
E già lunedì
Un paio di giorni. Ed è già tanto di questi tempi. Poi la vicenda dei braccianti extracomunitari trattati da schiavi, in provincia di Foggia, è uscita dai riflettori.
Una storia di sfruttamento. Un vecchio film. E’ venuta fuori solo perché c’è di mezzo la moglie di una persona importante. Si è parlato esclusivamente della signora.
Solo sullo sfondo, quasi un fondale su un palcoscenico, le immagini di duemila disgraziati, in cerca del domani, soffocati in fatiscenti capannoni senza servizi igienici e sfruttati nei campi.
I pomodori arricchiscono la pasta e il conto in banca.
Un fondale incollato lì da anni. Una vergognosa realtà in tutta Italia e non solo nei campi.
Finito lo sdegno per la signora. Spente le luci sui disgraziati.
La schiavitù di quegli uomini venuti dal mare non interessa.
“Finché l’uomo sfrutterà l’uomo
finché l’umanità sarà divisa
in padroni e servi,
non ci sarà né normalità né pace.
La ragione di tutto il male
dei nostri tempi è qui”.
Pier Paolo Pasolini ieri. E questa mattina. E domani mattina.
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(Fonte dell’immagine.volerelaluna.it).