FORMULA 1 CON FINALE A SORPRESA

DI MARINO BARTOLETTI

 

 

Credo che sia il caso di dire che, comunque sia andata, il mondiale di Formula 1 di quest’anno ha avuto un vincitore degnissimo.

L’ultimo (drammatico e anomalo) respiro se lo sono divisi i due campioni-avversari di gran lunga più forti di tutti!

Confesso che all’inizio della stagione tifavo perché Hamilton non vincesse un altro titolo, perché trovo molto sbilanciato il suo bottino iridato al confronto di quei Grandi del passato che ritengo più forti di lui (uno per tutti Senna): ma, soprattutto negli ultimi Gran Premi, ho provato un po’ di fastidio nei confronti del pur straordinario Verstappen che ha portato l’aggressività a livelli non sempre comprensibili (neanche in uno sport di cosi esasperato agonismo).

Ma ora il suo nome è scolpito sulla Pietra dell’Albo d’Oro e bisogna comunque inchinarsi al suo talento. Così come bisogna inchinarsi alla grande lezione di fair play da parte di Hamilton, campione del mondo fino a 2 km dall’arrivo.

Abbiamo tutto l’inverno per discutere sulle regole di questa strana Formula 1 (e dei suoi “giudici”, spesso inadeguati) e su quello che un giorno potrà finalmente ridarci la Ferrari, finita sul podio con Sainz in un timido guizzo di speranza.