QUELLE NOTE IN PIAZZA VITTORIO

DI LUCIANO RAGNO

 

Piazza Vittorio, quartiere Esquilino, Roma. Sveglio mentre la città ancora dorme.

Un bar gli offre un caffè. Jeremy, giovane olandese senza fissa dimora, suona il violino. Un signore passa, silenzioso, ancora assonnato, forse accigliato. E sorride.

“Buongiorno Roma”.

Un pomeriggio, un disperato come lui, gli ruba il violino.

Jeremy deve vivere. E non vuol lasciare Piazza Vittorio. Rimedia una scopa e si mette a pulire il pavimento sotto i portici. Un signore passa, silenzioso, ancora assonnato, forse accigliato, non inciampa più sulle bottiglie di birra abbandonate . E sorride.

Un pomeriggio, un altro disperato come lui gli ruba l’involucro del violino, dentro pochi spicci. Jeremy l’insegue, si prende una coltellata. Codice rosso in ospedale.

La voce corre per l’Esquilino. Qui c’è una Roma che conosce sulla pelle la solidarietà. Ci sono tutti, da ogni parte del mondo. Sotto il cielo di Roma c’è sempre posto. Ne ha veramente visti di tutti i colori.

Parte una sottoscrizione , in tanti dicono sì.

Il colpo di scena. Ieri mattina, un giovane si ricorda che aveva acquistato un violino per un suo amore. Ma il suo amore non l’ha mai usato.

Jeremy, guarito, ha il violino.

E’ appena passato un signore, silenzioso, ancora assonnato, forse accigliato. E ha sorriso.

E sorride tutta Piazza Vittorio nel dialogo di note che parlano tutte le lingue.

“Bongiorno solidarietà”.
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( Immagine: il giovane olandese Jeremy. Fonte : romatoday).