LATINA, IL “BUON” COLETTA SOLO CON I SUOI

DI CLAUDIA SABA

“Poco fa ho incontrato Elettra, ci siamo guardati negli occhi, l’ho abbracciata e le ho ribadito tutta la mia fiducia”.
Difende così, Coletta, la capolista di Lbc Elettra Ortu La Barbera, prima dei suoi candidati, che nel 2018 ha patteggiato una pena di 6 mesi per falso in atto pubblico.
La notizia, lanciata oggi da molti quotidiani, non è passata certo inosservata.
E come sarebbe stato possibile non dar peso alla notizia che “i duri e puri ” di LBC avessero scheletri nascosti nell’armadio?
Ma per loro, quelli del “cerchio magico”, non è mai così.
Loro, i duri e puri, restano puri sempre.
E si proclamano innocenti anche davanti all’evidenza, armati della spocchiosa arroganza che li contraddistingue da cinque anni.
I cattivi restano sempre “gli altri”.
Anche quando a nascondere sono loro, anche quando la purezza dei buoni, la loro, viene smascherata.
“Non era nemmeno necessario perché già questa mattina, non appena sono venuto a conoscenza di questo squallido killeraggio giornalistico, le avevo espresso piena fiducia e solidarietà. Perché la conosco, conosco i suoi valori e la sua pulizia morale. E le centinaia di messaggi di solidarietà che stanno arrivando sul suo conto testimoniano l’immagine e la credibilità che si è saputa conquistare nel tempo”, continua il sindaco Coletta.
Turbato “dall’ennesimo attacco della macchina del fango a 48 ore dal voto”.
La solidarietà di Coletta per la sua candidata Elettra è ben diversa da quella mostrata verso i suoi avversari in questi cinque anni.
Come diversa e’ stata l’empatia mostrata ai cittadini quando chiedevano di essere ascoltati. O quando chiedevano conto del suo operato.
Due pesi e due misure.
Tutti cattivi, tutti corrotti, tranne lui e il suo staff.
Con un sindaco assente dove “opere” che non hanno mai visto luce, sono improvvisamente apparse a ridosso del voto.
Un sindaco che solo adesso ricorda di ascoltare i suoi concittadini, spesso considerati “plebe”, a cui si è “aperto”, insieme al “cerchio magico”, solo il tempo necessario per portare a termine la sua campagna elettorale.
Poi, in caso di vittoria, il cerchio tornerà nuovamente a chiudersi.
Ma la notte dei miracoli potrebbe portare a risultati eclatanti e sciogliersi definitivamente dopo il 5 ottobre.
E quel “Daje Elettra! Daje Latina! Il 3 e 4 ottobre vinciamo queste benedette elezioni e chiudiamo i conti definitivamente con i comitati d’affari e i loro megafoni”, potrebbe essere l’ultima offesa verso i cittadini per bene diventati “cattivi” solo per non aver condiviso il suo pensiero.
Che fatica per qualcuno comprendere il valore della democrazia…