QUI RIDO IO: LUCI E OMBRE DELLA PERSONALITÀ MEGALOMANE/NARCISISTA

Qui rido Io.
Il film di Martone risulta perfetto già dal titolo poiché introduce da subito la personalità grandiosa di Scarpetta che, scena dopo scena, suscita in chi osserva e in coloro che gli sono stati accanto un mix di ammirazione e fastidio.
Un film biografico che scandaglia l’anima di un uomo, tanto geniale quanto esasperante.
La personalità narcisistica/megalomane viene descritta perfettamente  in tutta la sua sfacciata grandiosità e la sua fragilità, consapevole e inconsapevole.
La smania di successo, il genio portato all’eccesso, il sentimento di unicità, il bisogno di ammirazione e di conquista, la pretenziosa legittimità del possesso sui corpi e sui destini altrui, la totale mancanza di empatia e capacità di amare, emergono lungo la storia attraverso ogni movimento e ogni espressione. Anche quella che sembra essere una offerta di pura generosità cela in effetti una maschera di cui servirsi per aumentare il proprio potere e controllo su gli altri.
Le donne conquistate, dipendenti e legate ad un destino, accettano conniventi di essere lentamente depauperate non solo del sentimento d’amore, le accennate scene di sesso ne sono un esempio, ma anche del loro ruolo, relegato ad assecondare quell’Io così ingombrante e destinate in casa a portar avanti gravidanze nate da un capriccio di una notte.
I figli sbeffeggiati, temuti e mai riconosciuti sapranno salvarsi maturando personalità radicate nel dolore e nella rivalsa.
Il sentimento di invidia, negato e sublimato attraverso la parodia, verrà rivelato nell’incontro notturno con D’Annunzio in un duello di vanità maschili.
Ma gli anni scorrono e le maschere perdono il loro splendore. Ciò che  rimane è l’angoscia del tempo che passa, l’incapacità di accettare di poter diventare fantasmi agli occhi della gente, di non poter più essere al centro della scena, di essere dimenticati o ancor peggio derisi.
Non c’è salvezza alla fine per il narciso che lentamente muore o  si ritira prigioniero del suo stesso inganno.