PARLARE NON COSTA……

DI CLAUDIO KHALED SER

Come sempre, qualsiasi cosa dica un avversario politico, é sbagliata.
A prescindere.

Ho letto le dichiarazioni di Conte, nuovo leader dei 5 meteoriti che contengono l’invito ad un “serrato dialogo” con i Talebani.

Forse, il termine “dialogo” é un po’ troppo speranzoso dato che presuppone da entrambe le parti la disponibilità al colloquio e al confronto delle idee ed é chiaro che “dialogare” con i talebani é al di sopra di ogni umana possibilità.

Avrebbe dovuto usare il termine “parlare”. Ma é solo un sofismo, Conte comunque ha ragione, bisogna parlare con loro. Come con chiunque altro.
Io nel 96 ho parlato perfino con un leghista.

Parlare significa esporre le proprie idee ed ascoltare quelle degli altri, anche se sono fatte di muri e barriere, anche se sono rigidamente ancorate ad incomprensibili, per noi, ragioni.

Parlare é mettere in chiaro. E non capisco cosa ci sia di sbagliato.

Soprattutto non ha alternative.

Il silenzio della parola porta al rumore delle bombe. Questo l’abbiamo sperimentato.

Loro ascolteranno, noi ascolteremo.

E questo é un primo, timido, approccio.

Non porterà a nulla ? Può darsi, ma é una possibilità. E oggi, con le magre che abbiamo intorno, non può e non deve essere scartata.

Certo che saranno i fatti e non le parole a dare un giudizio su quello che sta avvenendo in Afghanistan, ma aprire alle parole é un corridoio, stretto, angusto, ma percorribile.

Ritirarsi sull’Aventino sdegnati, non porterà altro che ulteriore rigidità in un rapporto già duro di suo.

La parola, il parlare, é Speranza.

Vana ?

Forse, ma avete altre alternative che non siano quelle già usate dei bombardamenti e dei massacri ?

Quello che disturba di più, in questa stupida polemica, sono gli strilli di Italia “Zombie”, di gente come Renzi, Rosati & Co. che usano spesso la parola per dire stupidate.

Se lo fanno loro, perché non dovrebbe farlo anche Conte ?

Ah già, Conte é un avversario e quindi tutto quello che dice é sbagliato. A prescindere.
Che gente…………..