STORIE DI FERRAGOSTO

DI LEONARDO CECCHI

Il marito la teneva per le mani, bloccandola. Il figlio le tappava la bocca per non farla gridare e ha poi iniziato a prenderla a pugni. Nel mentre, cognata e suocera la graffiavano sulla schiena.

Beatrice Orlando è una ricercatrice che è stata massacrata di botte per un motivo: perché, mentre si trovava in vacanza a Tortora, ha aiutato dei cagnolini denutriti. Li ha trovati in condizioni pietose insieme alla madre (con un collare) sotto una macchina. Li ha rifocillati, per poi consegnarli all’ENPA.

Una famiglia del vicinato non ha gradito il gesto e l’ha massacrata di botte, provocandole lesioni cervicali, agli occhi e alla mandibola, oltre che diversi denti rotti. Il giorno dopo, le hanno poi fatto arrivare un messaggio: se denunci sei morta.

A lei, a Beatrice, tutta la solidarietà possibile.

Ai vermi che l’hanno ridotta in questo stato uno degli auguri più sentiti per questo Ferragosto: che paghino davvero fino all’ultimo a norma di legge. Che paghino e che si renda noto quanto e come hanno pagato. Perché con questi individui funziona solo la paura ed è bene che gli altri invertebrati sappiano a cosa vanno incontro quando fanno cose del genere.