SALVINI VA DOVE LO PORTA IL CUORE, E IL POTERE

DI MICHELE PIRAS

Matteo Salvini è un soggetto pericoloso, per l’idea di società che esprime, per il modo che ha di agire nello scenario politico, per la spregiudicatezza e l’assenza totale di valori. Basterebbe rivedere la messa in scena dell’ultimo anno e mezzo, nel pieno dell’emergenza sanitaria.

Qualche promemoria.

Il vaccino serve per contenere i contagi e ridurre la gravità dei sintomi del #covid, è abbastanza imbarazzante che ci siano politici che per strizzare l’occhio agli “scettici” lo sconsiglino proprio ai più giovani, che in questa fase sono anche i più colpiti dal virus.

Il #greenpass serve per scongiurare nuove chiusure e nuovi lockdown, è del tutto paradossale che la Lega faccia la guerra a uno strumento che, nella maggior parte dei casi, si potrà ottenere già dopo la prima dose e che verrà introdotto gradualmente, a seconda della gravità della situazione nelle regioni.

Così è stato paradossale e imbarazzante che Matteo Salvini, da febbraio 2020 a questa parte, abbia recitato tutte le parti possibili in commedia, anche cambiando più volte posizione: quella contro le mascherine e lo stato d’emergenza, quella contro le zone rosse, quella contro i distanziamenti e il divieto di assembramenti, quella contro la campagna vaccinale.

Ora immaginatevi quanto sarebbe stato imbarazzante, paradossale e devastante se a gestire la pandemia, in questo Paese, ci fosse stato uno così.

L’emergenza purtroppo ci ha portato a sostenere lo stesso governo, ma non si venga a raccontare che questa è la prospettiva e che questo personaggio possa essere un interlocutore.