RUSSIA. RIFIUTATA L’AMMISSIONE ALLE ELEZIONI DEL PARTITO NAZIONALBOLSCEVICO “L’ALTRA RUSSIA DI EDUARD LIMONOV”

DI LUCA BAGATIN

Per la dodicesima volta, al partito nazionalbolscevico “L’Altra Russia di Eduard Limonov”, storico partito anti-Putin, anticapitalista e per il socialismo popolare, guidato dallo scrittore Eduard Limonov – deceduto nel 2020 – è stata negata l’iscrizione per poter concorrere alle elezioni parlamentari di settembre.

Il Ministero della Giustizia russo ha infatti negato, ancora una volta, l’iscrizione del partito quale soggetto elettorale.

Gli attivisti dell’Altra Russia, in un comunicato di denuncia, hanno fatto presente fra le altre cose che: “Siamo una forza politica davvero esistente, con uffici regionali in più della metà delle realtà russe. Il nostro partito soddisfa tutti i requisiti della legislazione russa.

Non siamo lieti del governo e del Presidente, ma amiamo il nostro Paese. I nazionalbolscevichi non hanno interessi finanziari e prole all’estero. I nostri attivisti hanno combattuto con onore in Donbass nell’ambito della milizia nazionale contro le truppe della giunta di Kiev.

I nazionalbolscevichi meritano l’iscrizione, meritano l’ammissione alle elezioni. I cittadini russi alle elezioni parlamentari, non i funzionari chiusi nei loro uffici, dovrebbero risolvere la questione dell’ammissione alla Duma di Stato”.

Anche altre forze politiche di sinistra patriottica non sono state ammesse alle elezioni, oltre che le organizzazioni della destra liberale di Alexsei Navalny.

Alcune di queste organizzazioni, come ad esempio “Per un Nuovo Socialismo”, considerate “estremiste” o comunque non ritenute ammissibili dalle autorità, avranno loro candidati in altri partiti (come ad esempio nel Partito Comunista della Federazione Russa).

Gli attivisti de “L’Altra Russia di Eduard Limonov” hanno comunque annunciato che continueranno a battersi per l’ammissione di tutte le forze politiche e dei candidati indipendenti (molti dei quali vengono tutt’ora arrestati) alla competizione elettorale di settembre.

Fra i numerosi punti programmatici del partito: la nazionalizzazione dei settori strategici dell’economia; l’introduzione di prezzi fissi per i prodotti alimentari di base e i beni essenziali; l’abolizione del’IVA; l’introduzione di una tassa sul lusso e di una tassazione progressiva e la semplificazione delle procedure per ottenere la cittadinanza russa per i cittadini russi delle Repubbliche dell’ex URSS.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

EDUARD LIMONOV