CUORI DI PIETRA

DI GIANCARLO SELMI

“Bollettino della neve”:

Condannati Romeo (capogruppo in Senato) ed il figlio di Bossi per le “spese pazze” nella Regione Lombardia. Partito di provenienza Lega, i soldi utilizzati per le cosiddette spese “pazze” (l’aggettivo dice tutto), quelli pubblici, ergo i nostri.

Condannati i commercialisti della Lega. Quelli che con i soldi pubblici, compravano villette in Sardegna. Soldi pubblici, ergo nostri.

Indagati per illecito finanziamento e false fatturazioni Renzi ed il suo manager. Distrazione di soldi pubblici, ergo nostri.

Guarda caso Renzi ed i suoi amici leghisti, sono i più acerrimi nemici del reddito di cittadinanza.

“Diseducativo e clientelare”, l’ha definito lo statista del “prima gli italiani”.  Induce a restare a casa i lavoratori “stagionali”, che pure potrebbero percepire lo straordinario e, a suo dire, più che dignitoso stipendio di 600 euro al mese, ha aggiunto lo statista della sagra della porchetta, mentre deliziava il suo non esigente palato ed i suoi trigliceridi danzanti, con un panino con wurstel e maionese.

Poi escono i dati che ci raccontano che fra i percettori di Reddito di Cittadinanza vi sono moltissimi disabili, moltissime famiglie con bimbi disabili, moltissimi bambini.

Dati che ci raccontano che percepiscono il Reddito di Cittadinanza moltissimi ultracinquantenni a cui è, praticamente, impossibile accedere al lavoro, moltissime persone che senza quel sussidio morirebbero di fame.

E, quindi, quelle condanne, quelle indagini acquisiscono un valore differente: ci parlano di individui strapagati. Di ricconi che vivono sulle spalle della gente, a cui non bastano le prebende garantite da stipendi e privilegi feudali.

Che sentono l’esigenza di arrotondarli con azioni come quelle per le quali ci sono state condanne, rinvii a giudizi ed indagini in corso.

E che odiano il padre del disabile che percepisce e vive con 500 euro al mese e vorrebbero togliergli pure quelli.

Non basta il disgusto per contenere il disprezzo verso chi è capace di odiare i poveri in questo modo.