DI MASSIMO RIBAUDO
Ex-ILVA di Taranto: condanna a 22 e 20 anni di carcere per i fratelli Riva.
Condannato anche Nichi Vendola.
Uno scempio tragico dell’imprenditoria privata su un asset strategico e un disastro ambientale di proporzioni immani. Un crimine contro i lavoratori e tutta la popolazione tarantina.
Centinaia di decessi e malformazioni causate da una rapacità senza uguali.
Una sconvolgente inchiesta di Report per la quale si diceva: “Tanto poi non succederà nulla”.
E invece si giunge oggi a una delle più importanti sentenze degli ultimi venti anni.
Certo, ci sarà l’appello, la Cassazione. Ci saranno i tentativi di insabbiare tutto. Ma questa sentenza risuona a monito per ogni tentativo di svendere lo Stato, l’ambiente e la salute pubblica.
E mi auguro che sia di esempio anche per quello che dovrà essere fatto per far pagare i suoi crimini alla Giunta lombarda per la gestione dell’emergenza Covid.