ISRAELE BOMBARDA LA SEDE DELLA STAMPA INTERNAZIONALE A GAZA

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

Bombardare la sede della stampa internazionale a Gaza è un messaggio chiaro da parte del governo di Israele: “non vogliamo testimoni dell’abominio che continuiamo a commettere con la complicità ed il sostegno del cosiddetto mondo libero”. 

Se quel governo non avesse alcun sostegno da USA e UE e se si applicassero le decine di sanzioni ONU nei suoi confronti, oggi non parleremmo più di stragi di innocenti. Anzi lo si perseguirebbe e condannerebbe per crimini di guerra e contro l’umanità.

Evidentemente e purtroppo, ci sono in ballo tanti di quei conflitti di interesse che non conviene a nessuno dichiarare all’unanimità che la pseudo “democrazia” israeliana è in vero una squallida autarchia la cui “costituzione” è il colonialismo nelle sue forme più dure: appropriazione di terre e territori, annessioni forzate, persecuzioni, arresti illegali anche di minori, torture e apartheid.

Nulla di più che un regime. Un regime che per i metodi che utilizza richiama alla mente quelle dittature del secolo scorso che hanno messo in atto un vero e proprio genocidio con milioni di vittime civili, proprio come sta accadendo oggi.

E va altresì ricordato che Israele non ha né confini propri, se non quelli che fissa con i suoi tank, né una costituzione che ne sancisca sovranità.
Ai posteri.

Io, intanto continuo ad odiare gli indifferenti, come i complici di questo immane abominio.