LE RESPONSABILITA’ DI ISRAELE, PASSATE ED ATTUALI

DI MICHELE PIRAS

Trovo insopportabile il totale sbilanciamento nel giudizio dei Media e di una parte consistente della politica occidentale e europea, quando si tratta di Palestina.

Tutti e tutte vorremmo pace in quella parte del Mondo, che questo sia chiaro agli imbecilli che ci accusano di “sostegno ai terroristi”, non appena si prova a ragionare dei diritti negati a un popolo intero, che avrebbe titolo come tutti gli altri alla sicurezza, alla serenità, al benessere e alla dignità.

Ma dovrebbe essere ormai chiaro che il maggiore pregiudizio a una soluzione pacifica è la totale assenza di giustizia.

L’atteggiamento violento, aggressivo e guerrafondaio di Israele.

La sua classe dirigente, sostenuta da orde di fanatici ultra ortodossi incapaci di accettare alcuna ipotesi di convivenza con chi è diverso da loro.

Erano settimane che andavano avanti i furti di terra e le occupazioni di abitazioni palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah.

È di ieri mattina la violentissima irruzione dell’esercito israeliano nella Spianata delle Moschee.

E si può essere estimatori o meno di Hamas, (e certo non è un suo sostenitore chi scrive), ma l’attacco di ieri sera è precisamente una reazione all’escalation di abusi e brutalità di Israele.

È la guerra che funziona così, purtroppo.

E in Palestina alla pace hanno tolto ogni possibilità gli israeliani e la connivenza di tanti governi di questa parte del Mondo.

Ma i razzi sparati su Gerusalemme non possono essere trasformati nella foglia di fico che maschera le pesanti responsabilità di Israele.

Quelle storiche e quelle attuali.

E quando si fa il bollettino dei caduti e dei feriti guardate sempre bene fotografie come questa, sagome invisibili di innocenti, che riempiono gli ospedali, le strade bombardate, gli obitori improvvisati, i cimiteri.

Non si tratta di soldati né miliziani, di terroristi o generali.

Sono bambini.

E ieri, nella carneficina scatenata dalla stella di Davide, ne sono morti tanti.