PRIMO MAGGIO, NON È LA FESTA DI TUTTI MA DEGLI ULTIMI

Di LIDANO GRASSUCCI

“Secondo lei un uomo senza lavoro, che ha fame, che vive nella miseria, che è umiliato perché non può mantenere i propri figli… questo per lei è un uomo libero? No, che non lo è. Sarà libero di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io. La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana.”
Sandro Pertini, socialista
Il 25 aprile si festeggia la libertà e questa divide da chi libero non è, divide da chi è pecora nel gregge. Ma oggi, oggi 1 maggio, ricordiamo altro e questo altro ci divide da ogni altro che non vive di queste mani che abbiamo in dote per cambiare il mondo. Oggi non è la festa dei padroni, degli sfruttatori, dei falsi, degli ipocriti oggi è festa socialista. Festa di chi aveva per dote prole e fame, oggi è festa di chi ha ogni giorno cambiato il mondo per la dignità.
La dignità non è la carità dei preti, la benevolenza dei filantropi, non è l’umiliazione di concessioni è rivendicazioni di un diritto, del diritto di essere uomini e non c’è altra bandiera che quella rossa.
Oggi è festa di chi sta con gli ultimi, è ultimo, non ha dimenticato di essere venuto dagli ultimi. Non ha patria il primo maggio perché è il mondo senza patrie diviso tra chi ha ed è egoista per avere di più ed averlo in esclusiva e chi ha l’idea che deve stare con gli altri e la sua felicità non è se non è con gli altri anche degli altri.
Tutto qui è da sempre, che bello il rosso e quel sole che sorge ed ha davanti l’avvenire.
Oggi non è la festa di tutti, ma la festa dei generosi contro gli egoisti, i presuntuosi, i paurosi. Oggi è la festa di chi non ha da perdere ma vuole ostinatamente vivere.
W il primo maggio
W il socialismo
E mi viene da pensare
Che la lotta col padrone
È una lotta tra l’amore e l’egoismo
È una lotta con il ricco
Che non ama che i suoi soldi
Ed il popolo che vuole l’altruismo
Pierangelo Bertoli, Rosso colore
Fattoalatina