TORNA IL VITALIZIO A FORMIGONI

 

DI LEONARDO CECCHI

Hanno ridato il vitalizio da senatore a Formigoni: riceverà 7mila euro al mese.

Nel 2015 il Presidente Grasso aveva fatto sospendere la pensione a quei senatori condannati in via definitiva. Ma ora al Senato, grazie a Forza Italia, quella delibera è stata annullata.

Senza scadere nel populismo, va detta chiara una cosa: è sinceramente intollerabile che gente condannata per aver truffato i contribuenti (in un modo o nell’altro) continui, da condannata, a ricevere soldi da quei contribuenti. È proprio una sconfitta del senso dell’etica, della misura e del buonsenso. È un insulto a chi paga le tasse. E lo diventa ancor di più quando si adducono scuse ridicole e grottesche come “l’indigenza” di eventuali soggetti.

Quanti indigenti ci sono in Italia? E per togliere una persona da una presunta indigenza gli dai 7mila euro al mese? Se proprio volessimo dimostrarci superiori da un punto di vista morale, e se davvero ci fossero condizioni di (seria) indigenza, andrebbe fatto un ricalcolo per tamponare la condizione. Non per rendere benestante una persona condannata per corruzione. Ma è comunque un “se”.

Quanto accaduto è vergognoso. Poi ti chiedi perché l’antipolitica aumenta.