VESPA, SE PROPRIO DEVI INVITARE UN MEDICO NO VAX FALLO PARLARE

 

DI EMILIANO RUBBI

Hanno perfettamente ragione quelli che dicono che Vespa, dopo aver invitato Mariano Amici, avrebbe dovuto farlo parlare.

Perché se inviti in trasmissione un medico diventato noto al grande pubblico perché pensava di screditare l’uso dei tamponi (che secondo lui non funzionano) facendo un tampone a un kiwi su YouTube, sai benissimo con chi hai a che fare.

E se lo inviti, lo fai parlare e gli fai dire perché lui intende fare causa allo Stato italiano che lo obbliga a vaccinarsi.

Prima di Vespa, anche Giletti lo invitò in trasmissione e lo zittì in malo modo.
Il problema, semmai, è che sia Vespa che Giletti abbiano invitato in trasmissione uno del genere. Perché dare voce a simili personaggi, significa legittimarli.

Perché la signora Immacolata di Roseto degli Abruzzi, di 76 anni e con la terza elementare, non ha gli strumenti per capire che un personaggio, in tv, sta scavando una miniera di cazzate mentre, magari, quello che gli risponde fa riferimento a dei dati scientifici consolidati.

Per la signora Immacolata saranno tutte “opinioni legittime” e lei, a quel punto, si sentirà in diritto di scegliere quella che le piace di più.

Nel momento stesso in cui inviti simili personaggi in televisione, moltiplichi la loro notorietà.
E per ogni mille persone che si faranno un’opinione negativa su di loro, ce ne saranno almeno dieci che, invece, li apprezzeranno.
E giudicheranno, giustamente, te che li hai zittiti, un antidemocratico che non tollera le “opinioni” degli altri.

Che poi quelle non siano “opinioni”, ma perlopiù delle bestialità, non conta.
Vedrete che anche sotto questo post interverranno quelli che parleranno di “libero pensiero” e di “censura”.

Dare voce a questa gente è un errore madornale, perché si fa solo il loro gioco.
Dargli voce e poi metterli a tacere, invece, se possibile, è anche peggio, perché li si trasforma anche in martiri e si accresce la loro popolarità.

E questo lo sanno sia Vespa che Giletti.
Ma questi personaggi fanno audience, un po’ come quando inviti il Fabrizio Corona o il caso umano di turno, quindi li chiamano lo stesso.

Il problema, qui, non è tanto un tizio che è davvero auspicabile che venga radiato al più presto dall’Ordine dei medici (a proposito: ma cosa state aspettando ancora?), quanto il ruolo che l’informazione sta svolgendo in questa pandemia.

E peggio di così, non si poteva davvero fare.