OCCUPATO IL PICCOLO TEATRO DI MILANO

DI NICOLA FRATOIANNI

Fratoianni

Questa mattina lavoratori e lavoratrici dello spettacolo hanno occupato il Piccolo Teatro di Milano. Un’occupazione pacifica e fortemente simbolica, che non cade in un giorno qualsiasi.
Oggi è infatti la giornata mondiale dedicata al teatro.
Un giorno triste, perché i teatri sono chiusi da un anno ed è come se fosse chiusa una parte della nostra anima. Attori, registi, sceneggiatori, tecnici e il loro pubblico non sono l’ultima ruota del carro.
L’ho detto tante volte, senza trovare la giusta attenzione.
Abbiamo fatto troppo poco per loro, troppo poco per questo mondo della cultura che ha bisogno di leggi più avanzate, che riconoscano uno statuto giuridico speciale ai suoi lavoratori, capace di garantire protezione nelle avversità, e di assicurare un #reddito degno e giusto, sufficiente a rendere possibile vivere di cultura e di teatro con serenità anche fuori e oltre questa fase particolare di pandemia.
Si parla sempre di riforme per portare l’Italia nel futuro: ecco, la riforma delle norme sui lavoratori dello spettacolo e della cultura è una di queste.
È necessaria. È importante.
È un fatto di civiltà.