CHI PAGA I DANNI DELLA SCIOCCHEZZA UMANA?

 

DI LEONARDO CECCHI

27 anziani sono stati contagiati da una no-vax, un’operatrice socio-sanitaria di una casa di riposo di Fiano Romano risultata positiva. A loro si aggiungono altri 3 operatori contagiati sempre dalla stessa persona.

Il moltiplicatore, se uno ci pensa, è sconcertante: 1 persona ne ha danneggiate 30, per altri quasi tutte in altissima soglia di rischio, dato che parliamo di anziani. E la cosa assurda è che questo danno, che ora mette a rischio delle vite umane, nasce da mera ignoranza.

Due osservazioni allora. La prima è che il vecchio libro (capolavoro) “Allegro ma non troppo”, trattante il concetto generale di sciocchezza umana è di un’attualità unica oggi con le sue definizioni e i suoi enunciati (uno sciocco è un individuo che ne danneggia altre senza trarre alcun vantaggio per sé, ma anzi facendosi esso stesso un danno), e dovrebbe esser studiato per ogni processo legislativo e amministrativo del Paese.

La seconda è che dalle parole bisogna passare ai fatti. Serve, ora, muoversi per far passare un principio sacrosanto: se lavori nella sanità, se lavori accanto alle persone fragili, le posizioni no-vax non puoi permettertele. La vita dei miei cari, per la tua ignoranza, non la metti a rischio.