DI MICHELE PIZZOLATO
Conte riuscirà a riportare il M5S ad essere rilevante nella politica italiana se riuscirà su due punti:
1. Imporre al M5S una linea intransigente nel governo Draghi. Scelte come un militare ai vaccini, l’iperliberista Giavazzi come consigliere, un poliziotto ai servizi, non possono passare senza una pubblica presa di distanza sia di metodo, nomine in solitudine umilianti per la rappresentanza politica, sia di merito, svolta autoritaria inquietante, non per nulla la Meloni esulta. Al governo va tirata pesantemente la corda. Il silenzio su questi tre punti del M5S sarebbe inconcepibile.
2. Politiche. Tre assi. A. Assistenza ai poveri contro le derive radical liberiste delle finte opportunità e flessibilità. B. Giustizia: duro pressing pubblico sulla Cartabia che sulla prescrizione sta solo preparando per il M5S una trappola di medio periodo. C. Ecologia. Fondamentale, ma, ricordiamolo sempre, non è tema identitario.
Se invece il M5S continuerà come senza Conte, con questo bassissimo profilo a governo, linea inesistente, impelagato in espulsioni insensate, battaglie legali, quesiti ridicoli … allora in breve anche i giusti consensi che porta Conte evaporeranno. Il futuro del M5S si gioca in qualche settimana.
