PERM (RUSSIA). LA FORESTA CHERNYAEVSKY RISCHIA L’ABBATTIMENTO. ECO-ATTIVISTI E NAZIONALBOLSCEVICHI IN PIAZZA

DI LUCA BAGATIN

Perm è una cittadina della Russia europea orientale, resa particolarmente poetica e suggestiva dalla foresta Chernyaevsky, destinata in parte a parco pubblico, ovvero il Parco Balatovsky.

Da giorni, esattamente dalla fine di gennaio, i deputati della Duma di Perm, hanno deciso di introdurre una sottozona nell’area forestale, ritenendo di abbattere in parte la foresta, allo scopo di costruire un hotel di dieci piani, per i dipendenti delle Ferrovie Russe, già proprietarie della zona.

Lo stesso governatore di Perm, il liberale Dmitry Makhonin, si era detto favorevole alla decisione, ritenendo che “sul sito crescono pioppi, che sono in condizioni piuttosto scadenti”.

Immediate le proteste degli eco-attivisti, dei blogger ambientalisti e del partito nazionalbolscevico “L’Altra Russia di Eduard Limonov”, i cui attivisti della città di Perm, sono immediatamente scesi in piazza con cartelli e volantini, in difesa della foresta.

Gli attivisti del partito di Limonov, ritengono infatti che la foresta Chernyaevsky debba essere interamente un bene pubblico, appartenente a tutti i cittadini, che non possa essere distrutta per interessi economici e che tutti i cittadini possano fruirne quale polmone verde della città e del Paese.

Al momento, le autorità cittadine hanno deciso di posticipare l’esame della questione della deforestazione, che sarà discussa in un nuovo ordine del giorno nel mese di marzo.

La campagna online lanciata dagli eco-attivisti di Perm, guidata dall’attivista Irina Forsyuk, aveva ottenuto, negli scorsi giorni, il sostegno di numerosi blogger, comunità online e più di duemila residenti di Perm.

Tali proteste hanno portato allo slittamento della decisione da parte delle autorità.

L’eco-attivista Irina Forsyuk ha dichiarato, in merito: “Ora abbiamo un mese in più per proteggere la foresta di Chernyaevsky dall’abbattimento. Durante questo periodo, si prevede di condurre un esame ambientale, ma la compagnia ferroviaria russa paga per questo, quindi non c’è motivo di fidarsi dei suoi risultati”.

Eco-attivisti e attivisti de “L’Altra Russia di Eduard Limonov” non smetteranno, nel frattempo, di organizzare eventi di protesta, in difesa della foresta.

Luca Bagatin

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