CLAMOROSO AL CIBALI

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Il Napoli batte la Juventus e, a leggere certa stampa e i commenti sui social, pare si sia trattato di “lesa maestà”.

Niente affatto, nel calcio si vince anche così, lottando, combattendo contro lo strapotere dell’avversario, senza nessuna logica perché a volte nel calcio questa manca del tutto.

Questo è il calcio, che non vive sempre e solo di cose scontate ma anche di: “clamoroso al Cibali”, riferito ad una partita del Campionato 1960/61 quando il Catania batté la blasonata Inter 2 a 0. Allora non c’era il calcio in Tv ma lo si seguiva per radio e la frase citata fu l’intervento del mitico Sandro Ciotti che da Catania annunciava la “incredibile” vittoria dei siciliani sull’Inter.

Ieri è toccato al Napoli, “clamoroso al Diego Armando Maradona”, battere la Juve di CR7, di Pirlo.

Stessa cosa è accaduta a La Spezia, dove la squadra locale, matricola nella massima divisione, in piena lotta per non retrocedere, ha messo sotto nientemeno che il capolista Milan.

Sono per fortuna isole felici nella “monotonia del copione unico” dove vincono quasi sempre gli stessi. Poi le considerazioni su rigori, parate dei portieri, che sono lì per questo, lasciano il tempo che trovano e restano le emozioni per i risultati clamorosi.

Così come i discorsi tecnici, quelli lasciamoli agli “esperti” che, per fortuna, qualche volta sbagliano pure loro inchinandosi alla irrazionalità del calcio che spesso li mette a tacere.