SHOAH UNA STORIA DA NON DIMENTICARE

Di LIDANO GRASSUCCI

Anche se andassi
Per le valli più buie
Di nulla avrei paura
Perché tu sei al mio fianco
Se tu sei al mio fianco
Il tuo bastone
Il tuo bastone mi dà sicurezza

Gam, Gam… la cantavano i bimbi ebrei mentre andavano a morire nei campi.
Anche Dio si era distratto

La memoria, la memoria è traccia di cose avvenute. La memoria la vai a riprendere quando il presente ti pare già visso, vissuto, già impaurito. Ma la memoria non riguarda mai gli altri, la memoria dell’umanità non esenta nessuno. Sono italiano e cristiano (come diceva Benedetto Croce, non possiamo non dirci cristiani) e in questa ricorrenza della memoria della shoah non posso sentirmi esentato. Non posso dire, facile facile: sono stati i nazisti, i fascisti noi ci chiamiamo fuori. Perché il seme dell’odio era prima e mi coinvolge, il seme dell’odio era nella nostra indifferenza mentre, il seme dell’odio era nella nostra complicità manifesta. Questa è anche storia italiana, in pochi fummo tra i giusti, molti complici, troppi indifferenti. Ma questo è. Portiamo i ragazzi nel campi di sterminio con ore di treno, ma raccontiamogli anche delle nostre leggi razziali, delle nostre umiliazioni di secoli degli ebrei italiani, romani, delle nostre terre, altrimenti è inutile.

Vero avemmo dei Giusti, che gli ebrei ricordano, ma furono pochi. Oggi c’è chi bara dicendo: certo non bisognava fare lo sterminio, ma Israele… Distinguono, prendono distanze, negano le bandiere della brigata ebraica per portare le bandiere di quelli che stavano con chi sterminava e sotto nascondono l’odio di secoli, l’odio lungo, l’odio che ha ucciso piano piano, umiliato non di meno.

Al cinema quando Alberto Sordi si rivolge all’ebanista Aronne Piperno che chiede conto del lavoro fatto dicendo: io non te pago. Aronne ribatte “il lavoro è stato fatto male?”. “Tu sei giudio e i tuoi hanno ucciso Cristo, posso sta ancora un po n’cazzato”. E la sala rideva, la sala si faceva come sfogo. Certo in quel riso non muore nessuno, ma c’è un noi e un voi, come… E questa è storia italiana.

In questi giorni ci saranno tanti servizi con filmati in cui non vedrete mai italiani, ma sempre tedeschi, noi ci siamo esentati. Anzi, sempre di più vi diranno “certo le leggi razziali, ma vuoi mettere l’Eur, i treni in orario”.

Noi, noi italiani, dovremmo non fare più i “bari” della storia: questa è storia nostra e noi stavamo con i carnefici non con le vittime, stavamo col male e… quel male lo avevamo dentro. E quel male ci fa dire… per gli ebrei era ingiusto, ma Israele è uguale. No, non è uguale

“In Israele, per poter essere un realista devi credere nei miracoli.”

DAVID BEN-GURION

fattoalatina.it