“AIUTATECI A RIPARTIRE”…

DI MARIO PIAZZA

È stata la richiesta accorata di Giuseppe Conte a una Camera che per un terzo abbondante sembrava già trasformata nel “bivacco per i suoi manipoli” evocato dal duce nella sua storica minaccia.

Certo Conte non si rivolgeva a Salvini e ai suoi longobardi pronti al saccheggio del Recovery Fund, all’incendio dell’Europa e allo stupro di quel poco di civiltà che stiamo lentamente recuperando.

Neppure si rivolgeva alla sora Giorgia e ai suoi mesti camerati, lugubri, funerei e mortiferi come solo i fascisti sanno essere. Ciò che questa masnada vorrebbe far ripartire è ben altro e la loro storia strettamente interconnessa con golpismo, terrorismo, squadrismo, servizi deviati, massoneria pure deviata, bande della Magliana e Mafia Capitale è lì a ricordarcelo.

Si rivolgeva agli altri, a quella parte maggioritaria di Camera messa lì a rappresentare gli italiani democratici e perbene, quelli che non capiranno mai cosa possa spingere i Calenda, le Bonino, i Tajani e le Bernini a saltare sul carro dei fascioleghisti.

Eppure la Camera ha risposto e ha risposto nel modo giusto, quasi che i suoi settant’anni di storia democratica l’abbiano vaccinata contro il tetano di queste combriccole. Aspettiamo la risposta del Senato sperando che, dopo questa incomprensibile e oscena parentesi, da domani si possa ricominciare a lavorare.