GOVERNO: HA DA PASSA’ A NUTTATA PER CAPIRE IL PERCHE’ DI UNA CRISI FUORI LUOGO

Ha da passà a nuttata, secondo il grande Eduardo De Filippo. E il nuovo giorno che verrà qualcosa di più comprensibile regalerà alle persone già angosciate da un virus che non accenna minimamente a infierire e far purtroppo tante vittime ogni giorno, sulla improvvisa crisi che riguarda il Governo. Sono quasi 20 mila coloro che hanno perso la vita, causa il virus, da quando, ad inizio dicembre 2020, a Matteo Renzi il leader di un partitino sotto il 3%, ha pensato bene di seminare mine sotto il Governo giallorosa di Giuseppe Conte, che lui stesso ha a suo tempo contribuito a mettere in piedi vantandosi di aver salvato il Paese dal sovranismo fascisoide di Matteo Salvini. E’ del tutto lapalissiano che l’azione di seminare mine, è stata preceduta settimane o mesi prima da un pensiero sotterraneo, nascosto, sul quale poi ha edificato ed attuato la sua fredda, lucida e centellinata, a dosi omeopatiche, strategia destabilizzante. Coadiuvato in questa operazione sia dalle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti che più e più volte hanno fatto sapere di avere le valige pronte per scendere ed uscire dalla coalizione di governo che da fidati dirigenti del partitino, come Ettore Rosato e Davide Faraone: tutti e quattro sono diventati esecutori, complici della strategia del loro capo. E soprattutto sostenuto dalla gran cassa dei media: tv, giornali, radio. Sono piovute così interviste – se ne contano non meno di 100 – a getto continuo, incalzante, e quel che è del tutto anomalo, sovradimensionate rispetto all’iniziativa politica in se. Si è assistito ad un coro monocorde e assai stonato per le tante e molteplici contraddizioni: l’intento è stato, ed è, far saltare i nervi, far impazzire, mettere in ginocchio il nemico principale, ossia il Premier Conte che gode di un consenso popolare più consistente del senatore di Iv. Come anche del nemico di turno che è stato in grado di resistere ed ha resistito all’assurda operazione, ora il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ora il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ora la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Un giochino poco edificante, quello messo in essere da Renzi e company che ha poco o nulla a che vedere con la legittima dialettica e con il sano, anche duro, confronto, che per esser tale non deve prevedere toni aggressivi nè subdoli ricatti, al fine di raggiungere un onorevole compromesso. Ecco ha da passà a nuttata, ha da passà il Consiglio dei Ministri per varare il Recovery Plan da più di 200 miliardi finalizzato, secondo disposizioni della Ue, alla ripresa e al rilancio non solo economico del Paese. Poi sarà il Parlamento ad approvarlo definitivamente prima di esser trasmesso a Bruxelles. Ha da passà a nuttata perchè sia comprensibile ai comuni mortali se non sia stato il Recovery Plan per l’ingente massa di investimenti, che non possono non sollecitare gli appettiti di fameliche lobby e di affaristi di vario genere, il motivo principale che ha slatentizzato la strategia destabilizzante del Bomba e del minusculo partitino di Iv.