JOAN BAEZ, 80 ANNI IN MARCIA

DI FRANCESCO TRONCARELLI

Joan Baez compie 80 anni. Un anniversario che celebra imboccando con decisione la sua seconda carriera, quella di pittrice. La regina del folk e della canzone di protesta che ha segnato un’epoca nel costume internazionale, è la protagonista virtuale di un ricevimento in onore della mostra “Mischief Makers 2″, in una galleria di Mill Valley in California.

Tanti ritratti di personaggi iconici al lavoro per fare del mondo un posto migliore: tra questi la vicepresidente eletta Kamala Harris, l’epidemiologo Anthony Fauci, ma anche l’attivista contro il climate change Greta Thunberg, la cantante Patti Smith e il campione di football e attivista BLM Colin Kaepernick.
Musa e compagna di Bob Dylan, soprannominata “l’usignolo di Woodstock” dopo la sua performance al celebre festival rock del 69, Joan Baez ha attraversato oltre 50 anni di storia americana durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili e portando nel mondo un messaggio pacifista e contro ogni discriminazione.

Joan con Bob Dylan
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Lifetime Achievement Award della Recording Academy e il premio Ambassador of Conscience di Amnesty International.

Tra i suoi brani più celebri ci sono ” Diamond & Rust”, “Farewell Angelina”, “Sweet Sir Galahad”, “Joe Hill”, ha poi fatto conoscere al mondo grazie alla sua interpretazione, il brano di Gianni Morandi “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” e “We shell over ”, il brano che gli studenti americani cantavano insieme a lei ai tempi della guerra nel Vietnam.

E poi c’è quel pezzo tratto dalla colonna sonora del film “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo scritto da Ennio Morricone diventato famosissimo.

L’ “Here’s to you, Nicola and Bart” che tutti hanno cantato nel corso degli anni Settanta è l’incipit di una piccola strofa (Here’s to you Nicola and Bart/ Rest forever here in our hearts/ The last and final moment is yours/ That agony is your triumph!) che ha fatto veramente il giro del mondo divenendo uno dei simboli di quella tragica vicenda e in un certo senso una sorta di inno manifesto contro le ingiustizie.

Pittrice
Nel corso della sua lunga carriera ha conservato nel tempo la passione civile e gli ideali di una giovinezza anticonformista e contro ogni sopruso, continuando così a partecipare attivamente alla vita pubblica del suo paese.

Due anni fa l’annuncio dell’addio alla vita “on the road” con un ultimo album, “Whistle Down the Wind” e un una tournée internazionale intitolata “Fare thee Well”. L’ultimo tour con una tappa a Roma nell’agosto 2018, aveva lasciato aperta la possibilità di apparizioni occasionali.

E infatti, in piena pandemia, Joan aveva dedicato all’Italia la sua versione di “Un Mondo d’Amore” di Gianni Morandi, individuando nel paese investito dalla furia del Covid “una fonte di ispirazione per tutto il mondo”

Tanta musica, tanto impegno, tanta passione ed ora con gli 80 anni portati con saggezza e intelligenza, la scelta di rimanere sempre attiva con la sua passione privata, quella della pittura. Auguri eterna ragazza del folk.