SERIE A – MILAN SEMPRE AVANTI MA L’INTER IN SCIA E SI RIAFFACCIA LA JUVENTUS

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Il Milan continua la sua marcia co l’Inter ad un punto e la Juve che si distacca dal gruppo degli inseguitori ed il modo come lo fa, un poker a Parma, deve cominciare a preoccupare le due milanesi in fuga, forse Pirlo ha trovato la formula giusta e certamente vorrà tentare di portare il decimo titolo di seguito a casa. Nel gruppo di inseguitori si fermano Napoli e Roma mentre avanza l’Atalanta. In fondo rimangono in tre: Torino, Genoa e Crotone e per quanto visto sarà dura risalire in posizioni più sicure.

Si apre con un pareggio brutto e noioso tra Fiorentina e Verona, con i gol di Veloso e Vlahovic entrambi su rigore. Massima confusione tra arbitro e VAR, in occasione del primo ci sono voluti ben 6 minuti per stabilire che poi era rigore. Partita a tratti inguardabile, senza spunti degni di cronaca, una sola parata, l’ha fatta Dragowski dei viola. E questo è tutto in 90 e più minuti veramente da dimenticare. Fiorentina che stenta ancora, qualcuno rimpiange Iachini, almeno con lui si combatteva. Verona il leggero calo, anzi ben al di sotto del suo standard abituale.

La Sampdoria di Ranieri, sempre più quadrata, regola il Crotone che nonostante metta a referto l’ulteriore sconfitta e rimanga in fondo alla classifica, continua a giocare e a battersi bene fino all’ultimo, vendendo come si dice “cara la pelle”. I blucerchiati sono riusciti a trovare la chiave giusta per portare a casa i tre punti, gli uomini di Ranieri sono apparsi in ottima condizione giocando con concentrazione e personalità, senza mai distrarsi perché il Crotone non si arrende mai facilmente.

La Juve a Parma cala un poker, ed è forse questa la Juventus che si aspettava Pirlo. Pressing, possesso palla, scambi veloci e movimenti rapidi a centrocampo per lanciare gli attaccanti che con la loro qualità finalizzano tutto questo. Anche se, con tutto il rispetto, bisognerà vedere questa squadra con un avversario più tosto del Parma di ieri sera, la strada imboccata dagli undici bianconeri promette senz’altro bene. Per il Parma poco da fare, ha provato a giocare ma con tanta qualità da contrastare sarebbe stato difficile per molti fare di più. Passi da gigante quelli degli uomini di Pirlo, si può pensare che la Juve adesso si sia rimessa in corsa per il successo finale, e non solo in campionato.

Torino ancora invischiato nel fondo classifica, manca un’altra volta l’appuntamento con la vittoria. E ancora una volta non riesce a mantener il vantaggio che ha conquistato anche meritatamente. Responsabilità del tecnico? Certamente Giampaolo responsabile lo è ma lo sono anche i giocatori che dovrebbero interrogarsi se fanno veramente tutto per mantenere alta la tensione e quindi la concentrazione per ottenere una vittoria. La squadra infatti alterna momenti di grande intensità a cali di tensione che portano poi a sprecare quanto fatto. Per contro un Bologna molto attento e mai domo, il ritiro punitivo ha sortito un buon effetto e anche un punto fa classifica e tine le distanze dalle sabbie mobili del fondo classifica.

Il Benevento di Pippo Inzaghi condanna il Genoa a restare nei bassifondi della classifica in piena zona retrocessione. C’è poco da dire, la squadra sannitica ha tenuto in pugno la gara, correndo pochissimi pericoli, mettendo in campo il suo modo di giocare che gli ha fatto guadagnare la serie A con 8 giornate di anticipo e pare voler continuare con quel passo anche nella serie maggiore. Del Genoa c’è da dire che, tanta volontà, ma poco gioco e sempre sotto pressione subendo troppo gli avversari,  questo non piacerà di ceto alla dirigenza mettendo in pericolo la panchina di Maran, conoscendo le abitudini del presidente Preziosi e possibile che il patron dei grifoni cerchi una soluzione con un clamoroso cambio di conduzione della squadra, nelle prossime ore sapremo di più.

L’Inter continua la sua marcia verso il vertice anche se il Milan non molla. I nerazzurri di Conte mantengono il secondo posto ad un punto dalla squadra di Pioli e pur non brillando riescono nel loro intento di portare l’intera posta a casa. Cosa che ha portato l’Inter, battendo lo Spezia a San Siro, a centrare la sesta vittoria consecutiva in campionato. I marcatori Hakimi e Lukaku (su rigore), entrambe le reti sono arrivate nel secondo tempo dopo un primo tempo dove l’Inter non ha brillato ma neanche ha lasciato niente allo Spezia che comunque gioca un buon calcio. Nella ripresa l’Inter è apparsa più attiva trovando le due reti che le permettono di restare in scia dei rossoneri ad un punto di distanza.

Il Milan, come detto, si impone sul campo del Sassuolo con un gol dopo sei secondi dal fischio d’inizio, record per la Serie A, raddoppiando prima della mezz’ora. Partita che non ha mai visto il Milan in difficoltà, certo c’è stata una reazione del Sassuolo ma i rossoneri non sono mai apparsi pressati e in ambasce, l’assenza negli emiliani di Locatelli si è fatta sentire. La squadra di Pioli, nonostante le assenze, Ibrahimovic in testa, si dimostra ogni giorno di più solida, ben messa in centrocampo con qualche piccola apprensione in difesa, si attende il rientro di Kiaer, ma tutto sommato se qualche giornata fa si pensava ad una sorpresa, oggi il Milan si sta meritando la posizione in classifica e pare sia da considerare una realtà del campionato.

Pari tra Cagliari ed Udinese, due squadre che a piccoli passi si stanno distanziando dalla zona calda della classifica per fare un campionato di tranquillità. Certo nessuna delle due ha un organico che può ambire a qualcosa di importante come l’Europa ma almeno la parte sinistra della classifica quella è alla loro portata. La gara è stata movimentata e le due compagini si sono equivalse dividendosi i punti e il volume di gioco.

A Bergamo la Roma strapazzata dall’Atalanta che, perso Papu Gomez, ritrova Ilicic e dopo un primo tempo dove la Roma ha giocato bene lasciando poco agli orobici, nella ripresa la Roma ha subito oltre modo il ritorno dell’Atalanta che ci poteva stare ma una squadra dalle ambizioni della Roma non può avere un calo così clamoroso da subire ben quattro gol nel giro di 45 minuti senza trovare la forza di reagire. Fonseca dovrà rivedere questa gara e capire dove si è sbagliato, specie mentalmente e tatticamente. Grandi comunque sono i meriti dell’Atalanta che ci ha sempre creduto ed anche raggiunto il vantaggio non si è mai fermata giocando alla grande e mettendo sotto la squadra di Fonseca. L’Atalanta con la vittoria di oggi arriva a 21 punti ed una gara da recuperare e nel caso di vittoria potrà inserirsi almeno nella lotta alla Champions.

Nella gara che chiude la giornata la Lazio torna alla vittoria battendo il Napoli all’Olimpico con un “classico” 2 a 0 con un gol, per tempo. Il Napoli approccia la gara nel solo modo messo in mostra quest’anno, subendo cioè l’aggressività degli avversari e con un palleggio orizzontale del tutto sterile, pochissime e fuori misura le verticalizzazioni. La Lazio per contro ha verticalizzato spesso e dopo pochi scambi a centrocampo trovando la difesa azzurra piuttosto impreparata. In quanto a costruzione il Napoli, senza Insigne e Mertens, è apparso disordinato, con poche idee ma anche con poca personalità, quasi svogliato. Il Napoli quasi sempre in difficoltà a centrocampo, tante palle perse, poco gioco senza palla, appoggi sbagliati e duelli a centrocampo quasi tutti vinti dai laziali, con Milinkovic Savic in serata. La reazione del Napoli al gol di Immobile ha prodotto poco impegnando l’ex Pepe Reina solo in un paio di occasioni. Poi è arrivato il raddoppio e la partita si può dire si sia chiusa lì, era appena il 56°. Nemmeno un’ora quindi per determinare la quinta sconfitta, quarta sul campo, del Napoli in campionato, sconfitta meritata come meritata è la vittoria della Lazio, tra gli azzurri il solo Lozano non si è risparmiato, il resto è tutto da rivedere, una partita quella del Napoli giocata male e persa peggio. Per la Lazio ricomincia la rincorsa alla zona Champions mentre per il Napoli pare complicarsi un po’ tutto, dopo Osimhen e Mertens stasera si sono infatti infortunati anche Lozano e Koulibaly, probabilmente si conoscerà l’entità degli infortuni.

RISULTATI

Fiorentina – H. Verona 1 – 1 (8° Veloso rig., 19° Vlahovic rig.)

Sampdoria – Crotone 3 – 1 (26° Damsgaard, 36° Jankto, 44° Nwanko rig., 65° Quagliarella)

Parma – Juventus 0 – 4 (23° Kulusevski, 26° e 48° C. Ronaldo, 85° Morata)

Torino – Bologna 1 – 1 (69° Verdi, 78° Soriano)

Benevento – Genoa 2 – 0 (57° R. Insigne, 89° Sau rig.)

Inter – Spezia 2 – 1 (51° Hakimi, 71° Lukaku rig.)

Sassuolo – Milan 1 – 2 (1° Leao, 26° Salaemaekers, 89° Berardi)

Cagliari – Udinese 1 – 1 (27° Likogiannis, 57° Lasagna)

Atalanta – Roma 4 – 1 (3° Dzeko, 59° Zapata, 70° Gosens, 72° Muriel, 85° Ilicic)

Lazio – Napoli 2- 0 (8° Immobile, 56° Luis Alberto)

CLASSIFICA

Milan punti 31, Inter 30, Juventus 27, Roma 24, Napoli e Sassuolo 23, Atalanta e Lazio 21, H. Verona 20, Sampdoria 17, Benevento e Udinese 15, Bologna e Cagliari 14, Parma 12, Spezia e Fiorentina 11, Genoa e Torino 7, Crotone 6

Atalanta e Udinese una partita in meno

Napoli 1 punto di penalizzazione